Pensieri liberi

Sezione dedicata ai nostri pensieri, impressioni, cose che vogliamo condividere che non hanno una collocazione precisa rispetto agli argomenti definiti nel sito, oppure anche se ce l'hanno, riteniamo  più appropriato scriverle qui.

Bipolandia missione terra

Una bipofiaba di C. Nolgirra

C'era una volta in un paese lontano lontano lontano nel vento un popolo che si chiamava bipopopolo abitanti di un paese detto Bipolandia.

Un giorno sentirono alla bipovisione una notizia sconvolgente: parlavano di un pianeta lontano anni e anni luce chiamato terra. Avevano ricevuto dei segnali radio grazie ad una nuovissima antenna gigante costruita apposta per captare notizie da altri mondi , questi segnali in mezzo ad interferenze contenevano un messaggio che senza ombra di dubbio proveniva da un pianeta abitato da una razza umana chiamato appunto terra.

Così un gruppo di biponauti, che erano una squadra bene organizzata decisero di partire per raggiungere questo pianeta; "Viaggio lunghissimo" pensarono, "chissà quanti pericoli, quali emozioni!" Quindi si armarono di tutta la loro scienza senza h , presero le loro navi spaziali ultramoderne e partirono subito alla volta di questo pianeta.

Viaggiarono tutta la notte e per non addormentarsi si raccontarono a turno strane storie di fantasmi. Ad un certo punto del viaggio cominciarono a sentire strani rumori; era una specie di verso di animale, o forse una voce acuta come quelle molto accelerate di certi cartoni animati, comunque incomprensibile. Alla fine però scoprirono che erano parole che venivano pronunciate continuamente da questo popolo terrestre.

Che strano si dissero, e andarono avanti finché apparve in lontananza un cosa blu verdastra chiazzata di bianco come neve e un po di marrone. Era un bel pianeta si, aveva una forma tonda che ricordava una palla, girava su se stesso e allo stesso tempo anche intorno al suo sole, un pianeta enorme, molto caldo, tanto caldo che se mettevi una mano li dentro sentivi come una scossa elettrica. L'equipaggio della missione rimase così, in incognito sulla terra per circa un mese e mezzo.

Per prudenza non potevano dire di essere abitanti venuti dallo spazio profondo e misterioso quindi dato che fisicamente somigliavano del tutto e per tutto ai terrestri, si fecero passare come turisti provenienti da una tribù selvaggia dell'Indonesia meridionale. Per tutto questo periodo quindi gli esperti scienziati senza h del gruppo dei biponauti ebbero il tempo di fare le loro ricerche e trarre le loro conclusioni.

Al ritorno della missione, dopo essersi riposati e rifocillati, furono presto condotti in una sala dove avevano in programma una tavola rotonda con i 7 saggi di turno del bipomondo. Il responsabile della missione Compidde Nolgirra , dopo i saluti di rito così esordì:

“Buonasera egregi bipomastri e bipomastre di turno, con i miei compagni biponauti abbiamo soggiornato su questo bellissimo pianeta verde-azzurro e abbiamo potuto osservare delle cose pazzesche, veramente incredibili! I terresti! Avevano tutti qualcosa di strano, la gente era strana, erano tutti matti , tutti ! Come sapete da bipopsicologo mi sono occupato a lungo di psichiatria perciò posso dire senza tema di sbagliare che so distinguere una persona equilibrata da una persona completamente pazza. A causa di questa follia ormai dilagante la loro razza è molto vicina all'estinzione e per questo motivo, si dovrebbe fare urgentemente qualcosa per aiutarli!.”

Egli non nascondeva una sorta di agitazione e preoccupazione ma a questo punto uno dei 7 bipomastri di turno disse: “Si calmi bipofratello Compidde , siamo appunto qui riuniti per capire se effettivamente il destino di questi umani terrestri è segnato oppure in qualche modo ci stiamo sbagliando. Ricordiamoci che esistono nell'universo culture e tradizioni molto differenti dalla nostra e prima di giudicare un comportamento bisognerebbe immedesimarsi a fondo negli usi e costumi locali. Voi avete avuto la possibilità di vivere con loro per un bipogiorno che corrisponde a circa un mese e mezzo terrestri, forse non è stato sufficiente?”

"No No" rispose Compidde un pò tranquillizzato dalla voce calmante del saggio bipomastro, mi sono pure consultato con i bipofratelli tra i quali come sapete abbiamo un bipantropologo un bipoingegnere , una bipoartista e tutti gli altri bipo con varie mansioni e titoli che non sto qui ad elencare.

Noi siamo certi della nostra diagnosi sui terrestri e mi creda, vorremmo anche noi più di ogni altra cosa al cosmo esserci sbagliati alla grande sul loro conto ma tutte le prove purtroppo non fanno che confermare le nostre preoccupazioni". "D'accordo bipofratello" disse il bipomastro, "Allora cominciamo a spigare a questa tavola rotonda cosa fanno , come vivono questi terrestri e infine cosa vi ha fatto sentenziare questa bipodiagnosi."

Mah, guardi fratello bipomastro , mi basterebbe solo dire che , salvo rarissimi casi, sono tutti addormentati! "Accidenti" rispose il mastro, "inaudito, quindi non sanno chi sono veramente e vivono isolati, pluralizzati e frammentati ?”

"Esatto"

"Ohhhh!!" un coro compassionevole si liberò all'unisono nella sala. "terribile veramente terribile"

"Terribile si ", rispose Compidde "Mi sono chiesto subito il motivo di questa loro condizione non appena l'abbiamo verificata, c'era poco da verificare in realtà, era piuttosto evidente che sono tutti addormentati, oltre a non rispondere alle nostre sollecitazioni e osservare l'asimmetria delle loro auree, il rumore di fondo che sentivamo è stata la prova più lampante. Poi sono arrivato a ipotizzare come possibile causa un bivio nella loro storia evolutiva: " vedo che ci sono delle cose due: ma queste cose due cosa ci stanno a fare? La terra è solo una cosa, perché due cose?

Poi ho capito: era per via del caldo, del freddo, del giorno e della notte, del passato e del futuro, dell'oggi e del domani, del bianco e del nero e reggetevi forte: del bene e del male! Pensate un po': questi vivono ancora schiavi, della dualità , del tempo, del buono e del cattivo, e poi cosa ancora più incredibile comunicano ancora rozzamente tramite strumenti naturali o meccanici come voce, tastiere, telefonini..”

Un mormorio di meraviglia si materializzò di nuovo nella sala e un altro fratello bipomastro prese la parola:

“Signor Compidde, mi scusi ma ci potrebbe spiegare meglio con qualche esempio cosa comporta per questi terrestri essere addormentati come afferma? E decretare senza ombra di dubbio che stanno addirittura avviandosi verso l'estinzione mi sembra una cosa piuttosto grave non le pare?”

“Si certamente, tanto per dirne una, fanno qualcosa di assolutamente assurdo, difficile da capire. La maggior parte della loro popolazione adulta fa una cosa chiamata lavoro. Non è una cosa semplice da spiegare, in pratica si tratta di occupare gran parte della giornata in un' attività, spesso monotona, ripetitiva, una cosa che normalmente non si ha mai voglia di fare, e non si vede l'ora che finisca. La gente lavora (così dicono) 6 o più ore al giorno per 5 e anche sei giorni alla settimana, alcuni addirittura anche la domenica e i festivi! Tanti non vedono l'ora di arrivare al Venerdì per riposarsi il fine settimana e un paio di settimane all'anno fanno una pausa più lunga che chiamano ferie , tutti nello stesso momento si ritrovano nei posti chiamati di villeggiatura fitti come sardine , perciò invece di riposarsi si stressano ancora di più.”

“Mi scusi se la interrompo signor Compidde , capisco che lei come portamente del gruppo della missione terra abbia il dovere di riferire senza errori il suo resoconto, per favore ci vuole di grazia delucidare sul motivo così importante e decisivo da far sopportare ad un essere umano una condizione così crudele che io sinceramente per quanto mi sforzi non riesco a vederlo?”

“Grazie per la domanda bipofratello è presto detto, i terrestri hanno ufficializzato e diffuso a livello globale uno strumento bizzarro e diabolico chiamato denaro, fulcro di un sistema chiamato economia che a dispetto della radice ‘eco’ del nome sta distruggendo non solo le loro vite ma anche le risorse naturali del pianeta. Tale sistema non sarebbe dannoso di per sé se almeno fosse impostato diversamente , tuttavia sono così succubi e ipnotizzati da tale sistema che ormai non fanno altro che alimentare continuamente lotte fratricide fra loro , tutto per riuscire da accaparrarsi più denaro possibile.

Con il lavoro i terrestri ottengono questo denaro, perché è bene sottolineare che il denaro a loro serve per vivere, non solo a sopravvivere cibandosi regolarmente ma per qualsiasi altra necessità, perfino per curarsi. Poi a guardare ancora meglio, questo denaro non sarebbe diabolico di per sè, ma per spiegarmi meglio dovrei qui introdurre un altro concetto a noi completamente estraneo : la proprietà. Ecco avere molto denaro significa diventare proprietari di qualcosa, delle cose per noi inutili che a loro servono per esempio per spostarsi che chiamano automobili, e con molto denaro ne comprano di più belle e veloci di quelle del loro amico o amica.

Con parecchio denaro mangiano le cose più elaborate costose e raffinate , di non sempre facile digestione in ristoranti eleganti. Con tanto denaro comprano addirittura un pezzo di ricambio, un rene, perfino cuore, occhi, o un nuovo fegato se il loro organo si guasta.

Con molto denaro si possono 'comprare' vestiti costosissimi e delle cose rare e luccicanti chiamate gioielli, tutto per provocare la velenosa invidia negli altri! Con moltissimo denaro riescono ad abitare prigionieri in grandi e lussuosi palazzi circondati da guardie armate e alte mura per piangere dentro le loro piscine private.

Comprano perfino l'amore! sembra impossibile vero?

Eppure ci sono donne che per denaro vendono dei particolari servizi ehm.. amorosi..”

“La mi scusi se la interrompo di nuovo bipofratello Compidde, ma continuo a non capire. Si d'accordo hanno inventato questo denaro , che mi sembra non sia altro che un mezzo, una convenzione, un accordo per favorire l'interscambio di prodotti , di cose di manufatti di prestazioni eccetera. E tuttavia non capisco perché quegli umani terrestri, tutti senza eccezione anelano al possederne la maggiore quantità possibile. Vuole darmi ad intendere che solo tramite quello riescono a sentirsi felici ed appagati?”

“Sembra che sia proprio così. Vede, in generale hanno un detto che più o meno recita: "il denaro non da la felicità", ma in realtà nessuno ci crede, nemmeno quando sente parlare di un ricco , cioè una persona che possiede molto denaro, che è infelice e che addirittura si toglie la vita di propria volontà , cosa impensabile qui da noi, eppure anche questa azione per noi disonorevole è considerata perfino un atto di coraggio a volte. Insomma loro in fondo sanno che la felicità non dipende dall'esterno, o forse non vogliono ammettere questa semplice verità.

Osservano quello che altre persone famose fanno, e si confrontano con loro. Ma questi confronti li fanno continuamente diventando succubi della velenosa invidia : Invidiano da piccoli l'amichetto che ha una bicicletta più bella, invidiano da grandi tanto il grande magnate quanto il vicino di casa, e non solo per la loro fortuna , i soldi o le cose materiali, invidiano anche le qualità negli altri che loro non hanno: per esempio saper suonare uno strumento, cantare, divertirsi, fare l'amore, studiare, capire, lavorare, essere giovani, oziare!

Si misurano vicendevolmente le loro vite : io vivo meglio di te, lui sta peggio di me .. ecc. Ci sono terrestri che vivono sperperando il poco denaro che hanno per cose veramente insensate.. pensate che hanno inventato dei giochi basati sul denaro, dove ne possono ottenere tanto con un piccolo 'investimento' come lo chiamano loro. Tutto quello che può ottenere diciamo per esempio una persona su un milione sono la metà dei soldi che un altro milione di persone ha perso nello stesso gioco e tutti sono concordi nell'affermare che si tratta di un modo corretto per arricchirsi.

Ma la cosa ancora più inquietante è che con sistemi analoghi viene usato il denaro dentro meccanismi perversi chiamati finanza. Li si raggiunge il paradosso , l'apice della follia quando le persone che 'giocano' col denaro non producono assolutamente nulla , nessun prodotto, nessun valore aggiunto se non un giro di denaro che serve ad accumulare denaro dal denaro stesso!

I terrestri sono veramente ipnotizzati dal denaro, nessuno è immune. Politici, professionisti, persone che detengono un certo potere e responsabilità pubblica si lasciano facilmente corrompere attraverso il denaro, li si può guidare , manipolare, il più ricco può comandare il meno ricco. Ci sono persone che arrivano perfino a uccidere per soldi, su commissione. Ci sono quelli che si chiamano mercenari, per relativamente pochi soldi mettono a repentaglio la loro vita per andare in guerre fatte da altri, poi spiegheremo anche cos'è quest'altra cosa orribile che i terrestri hanno inventato per annientarsi a vicenda.”

A questo punto prende la parola una sorella bipomagister ludi che si era sentita un po' messa in causa occupandosi ella appunto di cose affini ai giochi: "mi sembra di capire che in codeste razze di terrestri non sia del tutto assente la bipoludia, tuttavia sembra che ne abbiano fatto una malattia trattabile alla stregua di una qualunque patologia mentale.

Come sapete io mi occupo del giuoco delle perle di vetro che a differenza di questi loro giochi non comporta premi o vantaggi cospicui o visibili pur mantenendo la sua indubbia importanza a livello pedagogico. Ecco io forse ravvedo in codesti giuochi terrestri delle finalità che ora mi sfuggono. Non riesco a concepire in verità che solo questo strumento chiamato denaro sia il mezzo e il fine allo stesso tempo, o che non serva anche ad ottenere ciò che noi desideriamo dal nostro giuoco delle perle di vetro? In altre parole: esistono giochi, attività, occupazioni che hanno un fine diverso da quello?”

“Si certo, se ho capito bene biposorella magister ludi, intende dire se loro hanno giochi o attività simili alla nostra. In effetti esistono attività artistiche, sportive, cose che si fanno volentieri ma anche in questi casi la molla principale che spinge le persone ad eccellere in queste attività è il denaro , la notorietà oppure la semplice competizione.

Difficilmente si trovano terrestri che fanno queste cose per il puro piacere di farle, a meno che non sia qualcosa per passare il tempo. Perchè vedete, adesso dirò una cosa che vi sembrerà molto strana: essi sono come imprigionati nelle maglie del tempo. Proprio così non riescono a gestirlo come facciamo noi in modo così naturale. Vivono schiavi del passato e del futuro, sfuggono continuamente al momento presente! all'unica realtà!

Per fare un esempio, si raccontano continuamente tra sé e sé cioè fantasticano con la mente su cosa gli accadrà nell'immediato futuro, oppure a più lungo termine. Si figurano ripetutamente e a lungo come andrà un incontro , un esame di studio, una ricorrenza un evento, qualsiasi cosa! Poi arrivano al momento reale dell'evento e lo vivono molto diversamente da come l'avevano immaginato. Tempo sprecato!

Ma pensi che addirittura hanno coniato un motto : il tempo è denaro. Si vendono e si comprano il loro tempo! Non vi sembra assurdo? Alcuni si lamentano continuamente di avere sempre poco tempo per una cosa o l'altra, altri invece ne hanno troppo e si annoiano .. si lo so questo è un termine che non conoscete, annoiarsi significa ... aspetta vediamo se riesco a spiegare, significa non avere niente da fare ma non è ancora chiaro, lo so che per noi è difficile immaginare di non avere niente da fare o voglia di fare. Ma è proprio così provate a fare una sforzo di astrazione, perbacco!

Comunque a proposito di istruzione, adesso biposorella le dirò una cosa veramente incredibile: sapete come fanno a imparare le cose? Usano la memoria!”

“Eh?”

“Si ha sentito bene , proprio la fallace memoria, dove quello che apprendono viene dimenticato o nel peggiore dei casi distorto. Essi non usano i processi di apprendimento che usiamo noi, ma si limitano unicamente alla memoria spesso senza capire nemmeno quello che stanno memorizzando!

Si riempiono la memoria di nozioni che sono appena sufficienti ad essere spiattellate all'esame. Così lo studente supera l'esame e il docente è soddisfatto ma lo studente non ha compreso nulla, non ha fatto alcuna esperienza di quello che ha imparato.

E così schiere di medici, avvocati, tecnici , professionisti ecc arrivano a svolgere il loro compito applicando delle regole che loro stessi per primi non hanno mai verificato! Medici che invece di usare la loro doti taumaturgiche , l'intuizione, la loro coscienza, la lettura e l'analisi dei sintomi, l'immaginazione, la bipoveggenza, si appoggiano a dei ...come li chiamano? Ecco protocolli , linee guida , cose che altri prima di loro hanno stabilito basandosi (dicono) su testi, prove empiriche ma che spesso diventano rigide trappole con le quali viene messa a repentaglio la salute dei loro pazienti.

Poi hanno inventato i farmaci, che non sono come le nostre  medicine, funzionano cercando di far cessare i sintomi della malattia! Si , non ci credete vero? Ciò che loro chiamano medicine, nella maggioranza dei casi sono sostanze di sintesi o di origine naturale che vengono date per far cessare i sintomi lasciando inalterata la malattia! Vi rendete conto ?

E' come nascondere la polvere sotto il tappeto, come chiudere gli occhi per diventare invisibili, come staccare le spie del cruscotto delle loro macchine quando si accendono per qualche ragione, ignorando la ragione. Comunque a questo proposito, vi posso assicurare che trattano le loro automobili assai meglio dei loro corpi.

E a proposito di medicina, un terrestre dal nome impronunciabile , ricercatore indipendente ha detto che i farmaci dati in grandi quantità rappresentano la terza causa di morte nei paesi cosiddetti evoluti!

Ma come.. la medicina che dovrebbe guarire le persone è la terza responsabile di tutte le malattie mortali? Capite che c'è qualcosa che non quadra, che non è del tutto farlocca la nostra allarmante ipotesi?

Ma come vedrete, non è la sola cosa che sta mettendo in pericolo la razza terrestre.”

A questo punto interviene la bipomagister delle biporelazioni sociali : "Signor bipofratello Compidde, vogliamo parlare di quella cosa orribile che chiamano guerra ? E' un argomento che mi interesserebbe molto conoscere.”

“La ringrazio per la sua domanda, biposorella. Abbiamo faticato molto a cercare di capire le ragioni di fondo di questa cosa , senza peraltro arrivare a niente di concreto. E' una cosa che appartiene evidentemente ad un livello ancestrale e arcaico, nascosto fin dalla notte dei tempi nell'indole di questi individui terrestri della razza umana.

Per la verità, inizialmente avevamo dei seri dubbi sulla loro umanità, proprio a causa di questa loro propensione alla guerra. Ma lasci che sia il nostro bipoantropologo Nicolas Noaltros che ha studiato il problema a delucidarci, quindi gli passo volentieri la parola.”

NN: “ Si grazie bipofratello Compidde. So che per noi è difficile comprendere cosa sia la guerra, o meglio, sappiamo che è un reciproco desiderio di sterminio tra due o più popolazioni ma non sappiamo ancora esattamente quali sono i fattori in grado di scatenare un tale macabro scenario. Possiamo fare soltanto delle ipotesi.

Come bipoantropologo mi sono quindi messo a studiare la loro cultura, le loro religioni e forse ho trovato qualche indizio. Sembra paradossale e assurdo ma dovete sapere che le guerre si sono fatte e si fanno anche per motivi religiosi. Gruppi che appartengono a religioni diverse litigano per decretare la supremazia di un credo sull'altro, aggrappandosi addirittura ai dogmi e alle rispettive teorie religiose per auto giustificarsi il diritto di prevalere e soggiogare l'altro gruppo.

Eppure a guardare bene a fondo, tutte le diverse dottrine religiose, possiedono delle basi comuni sensate, come il principio a noi noto del rispetto che più o meno dice: 'non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso'. Il problema è che queste persone accecate dal veleno dell'ira non si ricordano neanche dei loro principi sani. E poi vorrei aggiungere che manca completamente a queste popolazioni il senso di appartenenza alla stessa matrice umana, senza far prevalere e risaltare solo le differenze tra una razza un clan un gruppo e l'altro.

Per farvi capire a che punto di pericolo sono, basti pensare che stanno vivendo costantemente sopra una polveriera nucleare. Hanno sviluppato e conoscono l'energia nucleare ma hanno pensato bene, non so per quale oscuro motivo, ad utilizzarla prima di tutto per realizzare ordigni di distruzione di massa, dotati di una potenza devastante, altamente distruttivi sia per gli umani che per l'ambiente. Pensate che solo fino a pochi anni fa e forse segretamente anche oggi hanno fatto esperimenti nucleari devastando vaste aree naturali. Hanno accumulato nei loro arsenali così tanti ordigni che basterebbero da soli a fare piazza pulita del loro pianeta non so per quante volte.. e poi..” 

"Basta per favore!" lo interruppe la biposorella, “mi viene l nausea al solo sentire parlare di queste cose orribili. Per favore arrivi al dunque: quali sono le ragioni fondamentali per questo loro folle comportamento? E poi esistono tra loro elementi che non manifestano queste tendenze? Perchè altrimenti sono davvero spacciati.”

“Si mi scusi biposorella, come stavo dicendo ho studiato a fondo le loro religioni. In particolare la religione chiamata Buddismo pare abbia individuato in quello che chiamano 3 veleni la causa principale dei conflitti e della guerra. Questi veleni sono: Avidità, Collera e Stupidità.

Vediamo un esempio di stupidità: Hanno inventato una cosa chiamata televisione che se usata bene per esempio a fini educativi sarebbe uno strumento meraviglioso, invece cosa fanno? Lasciano i bambini davanti alla televisione a ingozzarsi di violenza, turpiloquio, omicidi, sparatorie, cannonate, in compagnia di gente che ha innalzato la vile menzogna come la più alta virtù.

Come pensate che cresceranno questi piccoli? Con quali valori? Questi bambini arrivano a 10 anni di età ed hanno già assistito a circa 1547 omicidi e sparatorie in tv. Poi vanno a scuola, e cosa gli insegnano? A metterli in competizione l'uno con l'altro, osservano modelli che cozzano con i principi inculcati di fratellanza , gentilezza e benevolenza. Parole vuote giacchè non sono capaci di sperimentarle nella vita quotidiana.

Anzi, quando escono da scuola si trovano spesso dentro famiglie disfunzionali con i genitori presi da problemi di ogni tipo, mancano sempre i soldi (appunto) salvo rari casi e quando non mancano la moglie si stanca del marito o viceversa, incapaci di mantenere la loro unione che pian piano si va frantumando. Allora si separano, usano i figli come arma di ricatto in una dinamica perversa infinita.

Qui abbiamo aggiunto anche una certa dose di avidità e collera, ma la stupidità ha forse una rilevanza maggiore. Una persona saggia può avere la capacità di auto osservarsi e quindi correggersi, benché anch'essa non sia del tutto libera dalla collera e dell'avidità.

Quello che il bipofratello Compidde ha detto poco fa sulla medicina per esempio sembra una perfetta unione di desiderio di avidità soddisfatta da parte dei venditori di veleni spacciati per medicine e la stupidità o per meglio dire ingenuità di chi li utilizza fidandosi della 'scienzah' medica con la acca senza chiedersi nulla.

La guerra infine, è la massima espressione della collera.

Un saggio terrestre , ora disincarnato e reimmesso nelle nostre fila, disse un volta: "la mancanza di dialogo interiore, intesa come autoanalisi, autocritica ecc, porta alla pazzia così come la mancanza di dialogo tra gruppi e popolazioni porta alla guerra." Forse fu colui del quale sappiamo tra le persone di spicco dell'ultimo periodo che più si era avvicinato al nocciolo del problema.

Sono tuttavia esistite in tutte le epoche persone che come quest'uomo vissero portando un grande messaggio di pace che purtroppo viene sovente dimenticato o ignorato. Spesso queste persone vengono considerate santi, idealisti, gente inarrivabile. Persone con la coscienza più sveglia ce ne sono e ce ne sono state ma sono rarissime da trovare come il legno di sandalo adatto alla tartaruga con un occhio solo che vive in fondo al mare. L'animale risale solo una volta ogni mille anni e deve non solo trovare un legno di sandalo galleggiante con tutte caratteristiche adatte a lei, ma anche un modo per avvicinarsi a nuoto con l'ausilio di un occhio solo. (questa l'ho trovata in uno scritto buddista..)”

A questo punto i grandi saggi si espressero con una sola voce:

“Ebbene pensiamo di avere appurato e conveniamo anche noi che questi umani terrestri sono effettivamente in serio pericolo. Adesso dobbiamo escogitare un piano di azione per cercare di invertire questa loro tendenza all'auto-distruzione. Proporrei qualcosa di molto discreto e poco invasivo , un'azione che richiederà un po del loro tempo ma che sia comunque sufficiente a dare l'impulso iniziale per salvarli.

Manderemo li un nostro agente segreto che avrà il solo compito di fecondare una donna individuata tra le milioni di donne terrestri. Questo nascituro sarà naturalmente dotato di tutti i nostri poteri e saggezza innata ed avrà il compito di diffondere l'insegnamento risolutivo.”

“Magister crono : quanto tempo terrestre prevede che ci vorrà?”

"Mah, direi più o meno poco più di duemila anni."

“Allora dovremo usare la nostra macchina del tempo e spedirlo laggiù poco più di duemila anni terrestri indietro.”

“Che posizione geografica scegliamo?”

“Direi ottimale sarebbe il medio oriente, regione palestinese.”

“Bene perfetto! Procediamo.”



Sliding doors

 

Due porte.

Due vite.

Due possibilità.

 

La prima è la mia vita che mi consente di scriverne.

Stamattina una colazione a base di latte e fiocchi d’avena mi ha messo nella perfetta disposizione d’animo per immaginare la seconda, ovvero il mio suicidio mancato.

Tralascio la descrizione tecnica dell’atto, la cosa che conta è la morte, ma soprattutto cosa ruota intorno alla morte di un pazzo suicida.

 

Davvero ottimi questi fiocchi d’avena.

 

“ Era seguito dai servizi psichiatrici della zona, il male oscuro lo ha colpito…….

Lascia sua moglie e una bambina……

E’ stato trovato ieri……..”

Cronaca locale, lato destro in basso, dove l’inchiostro è sbiadito.

 

Certo un pizzico di originalità in più….

 

  • Sono sempre i migliori che se ne vanno -.

Una frase che non manca mai in ogni funerale, se qualcuno si dimentica di dirla il funerale viene rifatto. Ma non c’è pericolo che accada, probabilmente vi fu chi lo disse anche quando morì Goebbels.

  • Pensa che era così povero che il comune si è dovuto addossare le spese, meno male che i funerali sociali sono pochi, con i tagli che ci sono va a finire che si deve risparmiare sulla manutenzione dei marciapiedi -.

 

  • Secondo me non era pazzo, era solo una persona più sensibile degli altri, i pazzi sono più sensibili degli altri -.

 

 

Bara di legno dolce per il poveraccio, per avvitatore può andare bene quello a nove volt, a quattordici sarebbe eccessivo.

 

Quanta mestizia, il dolore è sincero, le lacrime sgorgano copiose come i sensi di colpa.

  • Non abbiamo capito, potevamo fare di più, lui sicuramente qualche segnale ce lo aveva mandato -.

  • Io lo sapevo che sarebbe finita così, bastava guardarlo, era solo questione di tempo -.

  • Era strano, strano, come facevi a capire uno così?-.

  • Ma come lavorava bene, quanti mobili mi ha restaurato, ora guardarli mi fa impressione -.

  • E la bambina, poverina? C’è bisogno dello psicologo. Pensa, una bambina che si ritrova un babbo pazzo che si ammazza. Ancora non lo sa. Ma quando lo saprà? -.

  • Io me li ricordo quando giravano insieme in vespa, erano inseparabili, ma allora lui stava bene, ancora non gli era successo nulla nel cervello, povero disgraziato -.

Intorno alla moglie c’è il vuoto, lei che ha avuto il coraggio della sincerità e con la forza della disperazione lo ha lasciato mentre era in reparto è l’imputata numero uno.

Proprio lei che ha sfidato il muro della convenzione.

Non è una persona buonista e solo i buonisti sono ammessi ai funerali dei pazzi suicidi.

All’inizio non ero riuscito a capirla, ma quando l’ho capita non ho potuto che apprezzarla.

 

Vorrei spiegarlo a tutti, ma non posso, sono morto.

 

Si accettano solo frasi scontate così come è scontato il rammarico dello psichiatra.

Ci sarà anche una corona di fiori del Centro di Igiene Mentale?

E’ buio, non posso vedere.

Non è una sconfitta professionale: purtroppo ci sono vite che sono segnate e seguono il loro corso e si chiudono magari in una tetra giornata d’autunno in una piazza dove capannelli di persone bisbigliano premurose frasi di circostanza.

Io intanto sono morto, la bara non è insonorizzata, così carpisco qualche frammento di conversazione e mi passa tutta la voglia di uscire di nuovo.

Il legno è abete, lo riconosco dall’odore, sicuramente è di seconda scelta, anche la stoffa con cui è rivestito all’interno è ruvida. Riconosco anche di essere vestito come un’idiota, mi sono dimenticato di lasciare scritte le mie volontà, volevo indossare un paio di jeans.

 

Chissà se c’è anche lo psichiatra o se ha mandato un telegramma.

Nonostante il mio prodigarmi il ragazzo se ne è andato. Condoglianze “.

 

Boh. Chissà cosa scrive uno psichiatra in questi casi, chissà se scrive su un bigliettino bianco o sul ricettario. Probabilmente su un biglietto bianco, gli omicidi di solito non si firmano.

Comunque devo dire che mi sento bene: la morte fa svanire gli effetti degli psicofarmaci.

Sento che la gente fuori sta parlando di un’iniziativa per ricordarmi, c’è chi parla di piantare un albero (no, un albero no, vi prego), altri parlano di una serata con tutti gli amici per ricordare insieme compuntamene tutti i miei lati positivi e ribadire che, nonostante fossi un pazzo, ero buono.

Cerco nel buio qualcosa per fare leva, uscire, dissuaderli dal prendere simili iniziative e poi tornarmene tranquillo dentro, ma sono morto, mi dimentico sempre che non posso muovermi.

 

Strana gente, si sono dimenticati di capirmi e di ascoltarmi fino a che ero in vita e ora vogliono esaltare le mie qualità da morto.

Da vivo ero arrivato a pensare che fossero strani e ora che sono morto, proprio durante il mio funerale, ne ho la conferma, chissà se verranno diagnosticati anche loro?

Comunque mi dispiace: c’è chi piange lacrime sincere per me, non avrei mai voluto provocare un simile dolore a delle persone, ma mi chiedo come non si siano accorti delle lacrime che io continuavo a versare nel silenzio, come sia stato possibile che non si siano accorti della spaventosa forza devastatrice che li unisce nel rispetto delle convenzioni.

 

Anche nel manifestare il dolore sono composti, ma perché non danno fuoco ad una banca?

Vorrebbe dire che di me qualcosa hanno capito.

Mah.

C’è un lato positivo. Piove. Loro si bagnano, io no, anzi qui dentro c’è una temperatura gradevole. Effettivamente il luogo è confortante, devo solo abituarmi al buio.

Il funerale volge alla fine.

Cazzo.

Hanno deciso di piantare un albero in mia memoria, posso solo sperare in un fulmine.

 

Sbang!

Che botta!

A qualcuno è scivolata la corda mentre calavano la cassa, meno male che gli incastri hanno retto, non c’è più professionalità o il Comune risparmia anche sulle corde. Comunque mi sono fatto male ad una spalla.

Passerà.

Questo rumore deve essere la terra, qualcuno starà gettando un fiore, spero ardentemente in una pianta di cactus. Una palata via l’altra e sono tutto coperto.

Bye, bye, mondo.

 

Ma che rimarrà delle mie parole, che rimarrà della mia vita, forse l’illusione della bellezza delle parole che ho cercato di trasmettere, la passione per la poesia che ho dovuto nascondere?

 

Ahiahiahiahiahiahiahi……

Ho paura di no.

Potete aggiungere altra terra per favore?

Così, per sicurezza.

Mio Dio, nell’agitazione mi sono dimenticato anche di lasciare le consegne per la lapide. E la fotografia? Se sono di profilo mi ammazzo. Ne conservavo una così bellina che mi ritraeva sorridente nel reparto psichiatrico. Peccato.

 

Ma qualcosa rimarrà.

Rimarranno imperiture delle cartelle cliniche a testimoniare la mia devianza, l’immagine che si sfoca di un tipo bizzarro che nella vita non ha realizzato un cazzo.

Parole sussurrate e pietose e un albero che un fulmine non incenerirà.

 

 

  • Lo vedi quel comodino, me lo ha restaurato quello che si è ammazzato tanti anni fa,

era così bravo, così gentile, ma nella sua testa c’era qualcosa che non andava.

Pensa che sua figlia gli voleva così bene che non si è più ripresa.

Certo, avere un padre pazzo e suicida……….-.

 

Davvero ottimi questi fiocchi d’avena.

Ma anche il pancake non è male.

Stamattina una colazione a base di caffè d’orzo e pancake mi ha messo nella perfetta disposizione d’animo per scrivere della mia vita, dal momento che non mi sono suicidato.

Tralascio i dettagli tecnici della mia vita, quello che conta è la morte sociale, ma soprattutto cosa ruota intorno alla mia morte sociale.

 

Caffè d’orzo e pancake, uno psichiatra non saprebbe offrirti di meglio.

 

 

In memoria di Riccardo Ghiozzi    (1964 - 2021)

Torno?

Torno.

Torno dopo un'avventura/sventura che già profumava di morte al principio. Ma... sarà che vivo inseguendo la morte, sarà che spesso fa comodo essere ciechi, sarà che le illusioni sembrano dissetare i moribondi, sarà che, se "solo" avessi avuto ragione, gli ultimi 10 anni della mia vita avrebbero riacquistato un senso...

Torno e non torno, perchè la forza per esserci di nuovo non c'è più. Cosa c'è tra la solitudine e la morte? Terra sinistra di confine, terra necessariamente di passaggio, anticamera del peggio, trampolino a sorpresa per quel tuffo che non avevo quasi più il coraggio di fare.

Serve a poco dire, e dirmi, di essere stata ingannata. Oh certo, in buona fede: è sempre l'alibi dei vigliacchi. Cosa capite di tutto ciò? (Parlo a voi, amici che leggete, amici del sito, amici bipolari, amici sofferenti, amici instabili, amici che capite o che - almeno - fate di tutto per capire, amici che, comunque, CONDIVIDETE con EMPATIA DISINTERESSATA e SINCERA). Le mie parole non vogliono essere sibilline. E' solo che non ho voglia di riscrivere la cronaca di una morte annunciata (AVE Marquez, morituri te salutant...). E' stata la ripresa tormentata di una eterna (10 anni) storia d'amore tormentata. Bella, brutta? Beh, per qualunque osservatore neutrale, io passerei per pazza d'amore, e lui per ... boh, direi opportunista come minimo.

Il mio primo ultimatum risale a due mesi fa. Ignorato come merda sotto la neve, Ne sono seguiti altri due o tre. Giusto per dire che non sono state scenate isteriche quotidiane da quindicenni in ebollizione. Tutte parole meditate. Tutte merda sotto la neve.

Oggi basta. Stop. Ultimatum degli ultimatum. Ah ma la cosa è semplice: prendi la tua roba e torna a casa tua. Nessuno va a vivere sotto a un ponte. Nessun disagio pratico. Nessuna difficoltà organizzativa. Solo, fare le valige e sloggiare.

Ansia. Ansia prima di dirlo, tristezza durante, disperazione dopo. Ma l'ho detto. L'ho detto e l'ho ribadito per chiarezza. Perchè non si sa mai. Ed ora?

Aspetto il domani. Le vene mi chiamano. Attrazione morbosa per l'arteria radiale sinistra. Ma MAI prima che se ne vada. MAI gli darò la soddisfazione di saperlo, la soddisfazione di poter dire "sei malata e questo è il problema". Perchè così non è.

Anni a rincorrere ... a rincorrere una identità fantasma. E la mia vita se n'è andata. Così, senza fuochi d'artificio, senza disturbare nessuno. Così, come uno schiocco di dita.

Torno? Non lo so neanche più.

Adesso si

Una piccola parte dello sfogo dopo la psicoterapia.....

10 luglio 2009

.....Quanto  è facile parlare....

"Vivi male cosi...devi reagire" solite frasi che ormai mi possono provocare due reazioni la

prima è la nausea la seconda è la rabbia non voglio più sentire nessuno, mi fanno solo del male, mi allontanano sempre di più.

Il mio viso adesso ha solo una smorfia di vuoto e rassegnazione , i miei occhi sono spenti, quegli  occhi che brillavano sempre,mi guardo allo specchio e mi spavento di quel che riflette.

Sembra che non c'e niente che possa fermare la libera discesa fino al fondo.

Essere capita

 

In alcuni momenti, i pensieri sono così tanti e così opprimenti , che la mente ha bisogno

di liberarsi, di svuotare il contenuto insopportabile....un pezzo di carta...una penna....

Ed ecco un attimo di liberazione.....

 

9 agosto 2009

 

Perché sto male dentro?

A volte difficile trovare le parole adatte per spiegare quel che sento. Tanto e inutile cercare

di descriverlo perché nessuno ha interessi a sentirmi . In poche parole mi posso svenare di cercare spiegazioni ,termini,esempi più facili per far comprendere il mio stato d'animo, ma è assolutamente un spreco di fiato.....

 

Insomma, invece di avere una spalla che mi appoggia ,qualcuno che ascolta sinceramente e comprende....almeno ci prova....mi trovo incastrata con le spalle contro il  muro e muta....

Invece di migliorare, peggioro di brutto,non essendo ascoltata , capita...vado giù in picchiata.

 

Sono costretta a tacere e tenermi dentro le cose ..i tutti miei mostri. Poi mi sento dire...

"DEVI COMBATTERE"......hmmmm...odio questa piccola frase !

Sto combattendo da anni, nel mio silenzio,nel mio dolore, solitudine, delusione, rabbia...

 

...Vorrei silenzio intorno me , si soprattutto il silenzio, il  continuo chiasso mi stanca molto non riesco a concentrarmi,vengo continuamente distratta dopo la fatica per aver ritrovato il mio pensiero....

...Vorrei stare su un 'isola deserta dove  poter finalmente godermi  il silenzio e la natura, per poter trovare pace con me stessa .Mi sento in una gabbia, la casa diventata una prigione, che alla fine mi sono costruita da sola...Non ho parole...sono cosi svuotata ,stanca e abbattuta e.....

Può capirmi solo chi ci é  passato.