BIPOFAQ: diagnosi

FAQ: umore vs sensazioni

Perchè gli psichiatri tendono generalmente a fare più attenzione all'umore piuttosto che alle sensazioni soggettive?
Infatti si parla solo di disturbo dell'umore, non disturbo delle sensazioni.
Questo fatto,  potrebbe confondere la diagnosi, tra DB e schizofrenia?

 ALON: Credo che derivi dal tempo a disposizione  e la difficoltà di interpretare le sensazioni rispetto alle emozioni. Abram Hoffer per esempio,  stabilì questo criterio per distinguere con sicurezza le due condizioni complementari di assenza o esubero di sress  ossidativo.

MABIEM: Lo stress ossidativo è stato implicato nella patogenesi delle condizioni di varie malattie e può essere un meccanismo patogeno comune che è alla base di molti disordini psichiatrici importanti. ...A prescindere da questo, devo dire che non mi è del tutto chiara la domanda..
Non si tratta di vedere se è nato prima l'uovo o la gallina ma... è più che evidente che associato all'umore ci sono le sensazioni che si percepiscono soggettivamente. Generalmente si parla di "I disturbi dell'umore si manifestano sotto forma di quadri depressivi, maniacali ecc ; ciascuna di queste forme  presenta peculiarità che portano ad avere determinate e soggettive condizioni".
La sensazione è una reazione emotiva individuale; l'umore è uno stato emotivo più prolungato che influenza tutti gli aspetti dello stato mentale.
Umore: uno stato prevalente e prolungato o una disposizione, ovvero lo stato del sé in relazione al proprio ambiente

In accordo con quanto dice il Dott  F. La Spina  c'è anche da dire che l'estremo stress, ansia e depressione possono condurre alla psicosi, "quando il cervello di una persona non può più distinguere tra la realtà metaforica del processo del sognare e il modo in cui un cervello riesce normalmente a percepire la realtà. Se il nostro approccio è corretto, ne consegue che, se le persone sono state trattate in modo più efficace per il sovraccarico di stress e la depressione da psicoterapeuti formati in modo tale  che sia efficace un ben definito  metodo, la depressione cesserebbe nella maggior parte dei casi e non degenererebbe in psicosi"

FAQ: colloquio psichiatrico

Esiste un metodo riproducibile di come dovrebbe svolgersi il colloquio fra psichiatra e paziente oppure il tutto è lasciato all'esperienza dello psichiatra?

 

ALON: Nonostante i riferimenti a degli standard, molto è l'asciato al caso e all'esperienza individuale. Questo si può dimostrare consultando più psichiatri diversi. Ciascuno di loro molto facilmente proporrà una diversa ricetta a fronte della stessa diagnosi se non  non addiruttura una diagnosi differente. Il pallino della  'corretta diagnosi' è una  spina nel fianco della pratica psichiatrica.

 

GIORGIO: Credo che tutto sia lasciato all'esperienza dello psichiatra, e anche ai suoi preconcetti.  Si conosce il preciso meccanismo di azione dei farmaci usati nel Si conosce il preciso meccanismo di azione dei farmaci usati nel disturbo bipolare (litio, depakin, depamag, ecc.)? No, si sa solo come agisce sui neurotrasmettitori, ma poi come e perchè funzioni non è noto, da quel che ne so io..

 

IOPENSOPOSITIVO: Il metodo o meglio il protocollo esiste ma di pende tutto dall'esperienza dello specialista, c'era  uno che vestiva in doppiopetto e ti faceva accomodare su un lettino tipo Freud, e voleva sapere sopratutto del passato, un altra che era minimalista e ti raccontava delle disgrazie degli altri pazienti confrontandole con le tue, e così via ma alla fine tutti finivano sempre con una pasticca magica e 100€ per 30 minuti di colloquio!.