Il pensiero

Thomas Szasz: Perché la Malattia Mentale Non Esiste

                                                               

                                                                                                                                    thomas_szaszIncominciamo dal principio che sta alla base della mia tesi: la malattia mentale non esiste.

 

Ora, per avere chiaro il senso di questa tesi, bisogna sapere esattamente che cos’è una malattia. In italiano si dice “malattia”, mentre in inglese esistono parole diverse che si usano come sinonimi, ma non sono veri e propri sinonimi: disease, illness, malady, sickness. La parola malady è la più generica e può includere di tutto, mentre la parola desease è più specifica, se usata nel senso moderno. È bene tenerlo presente, poiché un tempo era usata nel senso etimologico di “disagio”, e non era neppure strettamente connessa con il corpo.Thomas Szasz e la teoria sulla non-schizofrenia


Desease nel senso di malattia, quindi, nella scienza moderna implica una qualche anormalità nel corpo, nella struttura del corpo come oggetto fisico. In tal senso, se la malattia è qualcosa che concerne il corpo, può riguardare i polmoni, lo stomaco, il cervello, le mani, le gambe, ma non la mente, perché “mente” è una parola astratta, come lo spirito. Sarebbe come dire “una malattia dello spirito”. Ma questa è una metafora. A che cosa è dovuta questa fesseria, questa confusione? È semplicissimo: al fatto che si confonde la mente con il cervelloattia è un fenomeno fisico, analogo a qualsiasi altro fenomeno fisico esistente in natura. Questo è importante perché, a prescindere dall’osservatore esterno, non si tratta di un giudizio sociale: se uno ha il colera, o l’Aids – indipendentemente dal fatto che qualcuno lo definisca o no desease nel senso di “malattia” – ne morirà, ovunque si trovi, in Italia, in Russia o in America.

Ora, possiamo adottare un approccio completamente differente, ed è proprio quello che ho fatto quando ho incominciato a scrivere libri: esaminare quel che fanno i medici. Che cosa fanno i medici? Che cosa fanno i chirurghi? Semplifico al massimo: un chirurgo esamina un paziente e poi taglia, amputa qualcosa. Che cosa fa il radiologo? Usa i raggi X per esaminare, oppure per curare il cancro o altre malattie. Che cosa fa l’ostetrico? Fa nascere i bambini. Che cosa fa lo psichiatra? Parlo di psichiatri, non di psicologi o di psicanalisti. Lo psichiatra fa una di queste due cose: prende un innocente e lo rinchiude in un carcere chiamato ospedale; prende un colpevole – uno che ha ucciso, torturato, violentato – e giura dinanzi a Dio che non è colpevole, perché affetto da una malattia mentale.


Non esiste, in medicina, una tale malattia! Non esiste nessuna malattia per cui un innocente vada messo in ospedale e un colpevole debba essere scagionato. Insomma, non si tratta di una malattia, ma soltanto di una cosa chiamata malattia. E, per di più, non si riscontrano lesioni, non c’è modo di trovare una correlazione con il corpo. Quando un paziente muore e si fa l’autopsia, il patologo è in grado di determinare la causa della morte, sia essa tubercolosi, Aids, polmonite o quant’altro. Egli trova una determinata malattia. Naturalmente, nel caso della cosiddetta malattia mentale, non c’è autopsia. Non troverete traccia di schizofrenia, di paranoia o di depressione. Questo è il punto cruciale della mia tesi: la malattia mentale non esiste.

Thomas Szasz http://thomas-szasz.oism.info/

 

 Thomas Szasz e la teoria sulla non-schizofrenia

 

Thomas Szasz è diventato famoso non per una sua teoria sulla schizofrenia, piuttosto per la sua teoria sulla non-schizofrenia. Secondo Szasz la schizofrenia e gli altri disturbi mentali sono semplicemente degli artefatti semantici e realmente non esistono. Questo modo di pensare sarà certamente ben accolto dalle famiglie e dalle persone affette da schizofrenia [ndr. ed ha sicuramente fatto molti danni a partire dagli anni '70, perchè poi i familiari hanno perso tempo, non hanno sottoposto alle cure i propri figli, condannadoli alla cronicità]. Le persone affette da schizofrenia, dice Szasz, hanno una "malattia inesistente" che è semplicemente il "sacro simbolo della psichiatria". Per essere una vera malattia, sostiene Szasz, "deve essere in qualche modo capace di un approccio, misurata o testata con sistemi clinici". Le teorie di Szasz ottennero molta attenzione solo a causa della vasta divulgazione alla quale furono sottoposte [ndr. come teorie piuttosto strampalate, o meglio non-teorie]. Szasz da se stesso operò attraverso la psicoanalisi tradizionale nei confronti di schizofrenici che avevano problemi esistenziali; non c'è alcunchè nei suoi scritti che possa indicare che lui abbia avuto una esperienza o meno per trattare realmente i pazienti affetti da schizofrenia. Ancor di più la schizofrenia è attualmente "misurata, approcciata o sottoposta a rigorosi tests scientifici" e le prove che la schizofrenia è una malattia del cervello sono veramente molte. Le teorie di T. Szasz sulla schizofrenia, perciò, sono da relegare ai tempi bui della storia della medicina.

 http://www.sospsiche.it/Thomas-Szasz.1024.0.html

Commenti   

0 #1 f 2015-08-28 23:17
teoricamente e vero , ma teoricamente, non sono uno psichiatra, medico o altro pero conosco varie persone di cui una in particolare che basta stargli vicino 5 minuti per capire che esso e un malato mentale, io lo definisco un sociopatico paranoide ma di preciso non mi hanno mai detto il nome del suo disturbo , so soltanto che il suo educatore nei giorni in cui lo segue fatica mentalmente a stargli vicino alla quale la gente che lo conosce dice , e povero......... se le suda quei soldi seguendo uno del genere

You have no rights to post comments