Bipolari famosi

Jean Claude Van Damme

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Jean-Claude Van Damme afferma di aver compensato la sua depressione bipolare con l`allenamento, fin dai primi anni della carriera. Ogni volta che smetteva l`allenamento ricadeva in uno stato di prostrazione, dove niente e nessuno potevano renderlo allegro.
L`attore di origine belga si è sposato ben 4 volte nel giro di soli 10 anni (1984-1994).
Nel 1996 accetta di prendere parte ad un programma specifico di riabilitazione psicologica, della durata di alcuni mesi, ma dopo una sola settimana se ne stanca e l`abbandona.
Purtroppo non si rivela un gesto utile, perchè l`anno successivo, nel 1997 cade in una tale depressione da meditare seriamente sul suicidio.
Viene diagnosticato come affetto da disturbo bipolare a cicli rapidi, e gli viene impostata una terapia a base di Sodio Valproato.
Per Van Damme è la rinascita...infatti, intervistato, dice che da quando assume questo farmaco ha finito di soffrire, di provare confusione e di massacrarsi inutilmente.
Ma cos`è stato che ha salvato l`attore appena in tempo dal suo istinto auto-distruttivo?
Van Damme dice che la cocaina di cui ha abusato per anni non gli ha fatto mai davvero male, ma che i motivi che lo portavano ad abusarne, quelli sì, che ne sono stati responsabili.

Jean-Claude Van Varenberg nasce in Belgio, a Sint-Agatha Berchem nel '60.
Lasciata la scuola all'età di 16 anni, dopo aver vinto l'European Professional Karate Association's nella sua categoria, decide di cercare il successo negli Stati Uniti.
Per le sue straordinarie doti nelle arti marziali diventa presto il protagonista di ormai famosissimi film d'azione: il successo gli sorride e la sua attività si rivela molto intensa, così come la sua fama di latin-lover.

Nell'84 sposa Maria Rodriguez dalla quale divorzia molto in fretta per sposarsi due anni dopo con Cynthia Derderian.

Il suo primo film importante è "Senza esclusione di colpi" nel quale interpreta il ruolo di Frank Dux, un campione di arti marziali realmente esistito, seguito poi dal mitico "Kickboxer", "Lionheart: scommessa vincente", "Double impact", "I nuovi eroi" e "Street fighter" tratto dal notissimo videogioco.
Intanto continuano i tormenti nella sua vita privata e dopo il divorzio con la Derderian si sposa con l'attrice Gladys Portugues dalla quale divorzia nel '93.

L'anno successivo si sposa con Darcy LaPier dalla quale (tanto per cambiare) divorzia dopo che lei l'ha denunciato per abusi sessuali.

Nel '96 entra in una clinica di disintossicazione e nel '97, completamente ristabilito e nuovamente in perfetta forma, si sposa con una ex moglie, Gladys Portugues, dalla quale avrà due figli.
Fanno parte della sua filmografia "Colpi proibiti", "Accerchiato", l'ottimo "Timecop" che ha anche riscosso un grande successo al box office e non solo nell' homevideo, il violentissimo e spettacolare "Hard target" diretto dal maestro dell'action movie John Woo, scoperto proprio da Van Damme durante le sue tournee esplorative nell'Estremo Oriente e presentato alla Hollywood che conta.
I suoi film sono ricchi di violenza e azione, soprattutto i primi mitici film, e Jean Claude si impegna moltissimo nel suo lavoro, non solo di attore ma anche di produttore, regista e sceneggiatore, tanto che si reca spesso a Hong Kong per migliorare le sue tecniche nelle arti marziali, scoprire nuovi talenti e attingere a nuove storie.
Vederlo esibirsi nella sua celebre spaccata è sempre un grande spettacolo...
Jean Claude è l'assoluto protagonista dei film d'azione moderni sulle arti marziali, ed il suo successo e la sua fama sono dovuti spesso esclusivamente alle sue capacità e al suo grande impatto visivo, non essendo i suoi film mai supportati da grossi budget o da grosse sponsorizzazioni. Anche per questo, ad Hollywood ha suscitato sempre sia grandi invidie che grandi amori.

Articolo interamente copiato dal medesimo post in  http://ibipolari.splinder.com

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