Cause ambientali

Intossicazione da Mercurio

La strana storia (ma vera) della mia vita con la malattia del Cappellaio Matto

di Nory Oakes

La storia che segue è il vero resoconto della psicosi causata dalle amalgame al mercurio, con tutte le informazioni che non vi farebbe avere la American Dental Association...


Viaggio nella follia

Il 16 Maggio 1986 mi fu diagnosticato un disturbo bipolare di tipo I, con aspetti psicotici. Era, così il mio medico disse a mio marito David, una condizione causata da uno "squilibrio chimico" - una condizione che sarebbe progressivamente peggiorata nel tempo. Era una sentenza di morte - pura e semplice - o così ho creduto io per i successivi sedici anni e mezzo.


Nonostante avessi trascorso un certo numero di anni nell'assaltare la scuola da quando avevo quattordici anni, ero un'adolescente decisamente a posto. Avevo buoni voti ed ero impegnata in una serie di attività extra-scolastiche. All'età di ventitré anni ero sposata e avevo avuto la nostra prima figlia Hilary, e avevo completato il corso di laurea. Ero profondamente religiosa e attiva nella comunità della chiesa Battista.
In meno di due anni la mia vita subì un brusco tracollo. Il mio secondogenito Derek morì alla tenera età di una settimana di vita a causa di una polmonite di origine virale. Ho trascorso numerose settimane in ospedale con lui e poi un lungo mese in quarantena nel nostro appartamento. Le cose avevano appena cominciato a spezzarsi.

Una mattina mi svegliai con quello che mi sembrava un' incredibile sensazione di pace e lucidità. Leggo la bibbia, nel corso della giornata - per quanto mi è possibile conciliare la cosa con i bambini. Non avevo voglia di mangiare. La mia bibbia era piena di profondi significati e messaggi - molto più del solito. Certi passaggi della scrittura che mi erano familiari erano cambiati. Sembrava che Dio li avesse riscritti solo per me - infondendomi una certa saggezza che solo io potevo discernere.
Ero euforica. Non riuscivo a smettere di leggere. Avevo scoperto una profonda carica di gioia. Come succede nell'euforia, ci furono anche le lacrime. Mi sentivo così toccata da ciò che avevo letto che mi inginocchiai sul tappeto del soggiorno e pregai Dio di infondermi saggezza.
Quel pomeriggio quando mio marito David tornò dal lavoro, si irritò, anche se non poteva esattamente capire cosa era cambiato in me. Una cosa interessante delle persone affette da manìe è che sono molto abili (almeno nelle fasi iniziali della manìa) a nascondere i loro sintomi. Quella notte non dormii. Diventai un "grande uccello", la "madre di tutti gli uccelli" e trascorsi la notte a "chiamarli tutti a me". Era una sensazione assolutamente personale. Quando dico che ero un uccello - intendo dire che ne ero assolutamente convinta, non si trattava di una piccola finzione e basta.

La mattina presto andai in soggiorno per svegliare il mio bambino. Mi fu tutto chiaro. Ero la Saggezza in persona, la "moglie di Dio" - e Dio mi aveva chiamata attraverso le sacre scritture. Ora mi sentivo ansiosa di scoprire il loro significato esoterico. Cominciai ad estrapolare le parole dal contesto e sviscerarle per scoprirne sempre nuovi significati.

Il tempo aveva cominciato ad essere diverso. Era rallentato, come se ci si muovesse dentro uno sciroppo. Sentivo una sensazione di amore per tutti gli esseri viventi che mi sovrastava - anche per gli insetti e gli oggetti inanimati. Essere la moglie di Dio - praticamente una Dea - comportava che non avrei mai avuto paura. Quel giorno smisi di prendermi cura di me. Non ricordo se ho dato da mangiare ai bambini.
La mia padrona di casa che era anche mia amica viveva al piano di sotto, e ero sicura che fosse lì sotto a causa mia. Quella notte mio marito fece l'amore con me e pianse. Non sapeva se sarei mai "tornata".




Medici, farmaci & ospedali

La mattina dopo David mi aiutò a vestirmi. Posso ancora ricordare la sensazione di vergogna per i vestiti che lui scelse di farmi indossare per andare in ospedale - pantaloni turchesi e una maglietta turchese. Ricordo di aver pensato che la gente mi avrebbe visto con occhi diversi quando avrebbe realizzato che io ero Saggezza, la moglie di Dio.
David mi portò al Backus Hospital dove venni immediatamente ricoverata al reparto psichiatrico. Alcuni compagni della parrocchia, gente in gamba, vennero subito per scacciare i demoni dal mio corpo. Mentre facevano i loro incitamenti ai "demoni" io mi atteggiavo, facevo le boccacce e parlavo con un angolo della bocca. Sono sicura che il mio comportamento bastò a convincerli che ero posseduta dal demonio. La follia è spesso vista così.

Venni pesantemente sedata e sprofondai nel sonno nella mia stanza imbottita. Mi "svegliai" da questa condizione in uno stato molto particolare. Non potevo vedere, sentire, percepire niente di ciò che mi stava intorno. Non avevo più una identità, un ego. Sentivo solo una sensazione come se fossi stata d'acqua - o l'oceano. Ad un certo punto mi sentii come una goccia, un'onda e l'intero oceano, nello stesso momento. Fu un attimo ma al tempo stesso un' eternità. Non c'era la sensazione dello trascorrere del tempo. Ero completamente assorbita da Dio.

Poco dopo un indiano venne da me e mi disse di andare con lui. Capii subito che era Gesù Cristo e che mi stava portando alla sua camera nuziale dove mi sarei trasfigurata. L'uomo in realtà era il mio medico. Il suo studio aveva una che di eterno. C'era un suono come di un vento che soffiava dentro. Il mio medico aveva assunto un aspetto di incomparabile giovinezza. Lui capì. Lui stava "addentro al Mistero". Parlammo. Sembrava molto naturale discutere di amore. Stavamo per portare un Nuovo Mondo, noi due. Non ricordo di aver fatto l'amore quel giorno nel suo studio - ho solo il ricordo di un'improvvisa allucinazione di me che mi lancio nello spazio - con le stelle che cadono su di me - e cose varie che esplodono, arrivano.
Da lì in poi, divenne tutto nero.

Fu una cosa che si ripeté spesso nei successivi sedici anni, in una forma o nell'altra. Ho sofferto regolarmente di manìa - in genere ogni primavera e durante queste crisi potevo stare sveglia per giorni e settimane. Venni ricoverata in almeno dodici occasioni. Molte altre volte restavo a casa perché la nostra assicurazione medica copriva solo eventi catastrofici. Quando non ero maniaca sprofondavo in una depressione malinconica o semplicemente in una sensazione di piattezza causata da grandi dosi di litio, psicofarmaci e anti-depressivi. Per alcuni mesi dopo il mio primo "episodio" ho vissuto in uno stato di black-out - dal quale ogni tanto mi risvegliavo nella mia vita. Era un po' come andare e venire da un sogno. Non sapevo mai se mi sarei svegliata e quanto sarebbe durato lo stato di veglia. In certi episodi sono stata cleptomane e ho rubato, tra le altre cose, una pelle di pecora logora dal fienile di un vecchio.
I miei figli crebbero col terrore della manìa. Non sapevano mai quando li avrei messi in imbarazzo davanti ai loro amici - o quando me ne sarei andata via con uno sconosciuto salendo sul sedile posteriore della sua moto. Una volta, ho fatto una svendita di tre giorni, nella quale ho dato via molte delle mie cose più belle.
La mia famiglia viveva secondo i miei cambi di umore e la mia malattia. I miei amici, che mi volevano bene, erano preoccupati di fare qualcosa che mi ferisse - non sapendo quando avrei smesso di essere razionale e quando sarei finita in ospedale. Ho lasciato mio marito due volte. Così come la manìa e la depressione, acquisii una condizione conosciuta come "deficit da attenzione". Non riuscivo a pensare con chiarezza, a seguire le direzioni o organizzare il mio tempo. Avevo difficoltà a memorizzare le informazioni e spesso dimenticavo i nomi delle persone che conoscevo da anni.

Gli effetti collaterali dei farmaci che prendevo erano spaventosi. Avevo la diarrea cronica quotidiana, per tredici anni da quando avevo iniziato a prendere una dose di litio che era ben aldisopra del dosaggio consentito. Avevo tremori, gonfiori, perdita di peso e confusione. I capelli mi cadevano a ciocche. Quando avevo trentotto anni nuovi farmaci erano disponibili - medicinali tagliati apposta per i disordini bipolari.
Ebbi una nuova psichiatra che mi prescrisse un sacco di farmaci. Prendevo due manciate di pillole tutti i giorni. Nella sua relazione del 10/1/2001, la psichiatra scrisse: "Questa paziente ha una storia di grave disturbo bipolare consistente in gravi episodi di manìa con pensieri psicotici e maniacali alternati a gravi depressioni accompagnate da propositi suicidi dalla tarda adolescenza...

... un numero di farmaci è stato sperimentato, sia singolarmente che in varie combinazioni. Nessun farmaco atipico si è rivelato utile nella gestione degli episodi maniacali o depressivi (...) Lei era più stabile con i farmaci attuali consistenti in: Depakote 1500 mg, Tegretol XR 400-600 mg, litio 300-600 mg al giorno a seconda degli effetti collaterali, Levothyroid 75 mg, Topomax 100 mg. Lei utilizza il Lorazepam (come tranquillante) per dormire.

L'Haldol preso da 2 a 10 mg è più efficace per controllare le crisi maniache così come i trattamenti aggiuntivi per la cura della depressione. Wellbutrin preso da 100 a 400 mg al giorno viene utilizzato per il trattamento dei sintomi depressivi. L'Amantadine da 100 a 300 mg al giorno è necessario per compensare gli effetti collaterali dell' Haldol. In aggiunta ai farmaci, lei sta assumendo la pillola anticoncezionale per sopprimere l'ovulazione, in quanto l'ovulazione è sospettata di scatenare gli episodi maniaci e depressivi."

E oltre a tutto questo, mi venne la sindrome del colon irritabile - per la quale il mio gastroenterologo mi disse che non esisteva una cura. Oltre ai farmaci psichiatrici presi anche i farmaci per il colon irritabile.
I giorni trascorrevano con un solo pensiero: volevo morire.

In cerca di una cura

Nel Febbraio del 2002 mia figlia Hilary stava dando uno sguardo al negozio di cibo & salute della zona, e le capitò di notare un piccolo annuncio di una serie di conferenze che si sarebbero tenute in un albergo vicino. Incuriosita, andò alla prima conferenza, poi mi convinse ad andare alla successiva insieme a lei. Aveva trovato la conferenza affascinante. La teneva un kinesiologo, il dottor Roger Sylvestre. Hilary aveva descritto il modo col quale lui aveva invitato alcuni spettatori sul palco mentre "testava" le loro reazioni muscolari a certi cibi. In questo modo era capace di individuare le cause dei loro disturbi e malattie. Hilary mi descrisse come era diventata fiacca quando lui le aveva fatto mangiare un pezzo di cioccolata. Pensai che la cosa fosse tutta un po' stiraccchiata, ma poiché mi pregò accettai di partecipare alla conferenza finale - una conferenza sulla tossicità dei metalli pesanti. Fu una decisione che stava per cambiare il corso della mia vita - fu la benedizione dell'universo che si materializzava nella sola decisione di dire di sì a mia figlia, quel giorno.

La conferenza che seguii era sugli effetti dei metalli pesanti sul corpo umano. Il dottor Sylvestre parlò al pubblico di quella sera delle sue personali esperienze - descrisse il modo nel quale aveva contratto gravi problemi intestinali e problemi di mancanza di attenzione e di confusione per tanti anni, mentre andava a scuola. Descrisse il modo nel quale riuscì a "guarire" dalla sua condizione rimuovendo le amalgame al mercurio - cosidette otturazioni "d'argento" - e seguendo una terapia a base di supplementi fitoterapici per chelare i metalli pesanti dal corpo. Per pura disperazione, dopo la conferenza, andai da lui per presentarmi. Raccontai al dottor Sylvestre un po' della mia storia personale di disordine bipolare e gli chiesi se c'era qualche coniglio nel cilindro da tirar fuori per me. Lui sbirciò nella mia bocca.
"Uh-uh!" disse, perfettamente consapevole della cosa. Mi chiese di tenere il braccio teso. Poi mi testò la reazione muscolare spingendo sul braccio. La mia forza muscolare era buona. "Mi dia il suo dito", disse lui. Mi chiese di metterlo sopra una amalgama particolarmente grande che stava in fondo alla bocca. Mentre toccavo l'amalgama non riuscivo a tenere il braccio sollevato - eppure poco prima ero riuscita a resistere alla pressione esercitata dal dottore. Con semplicità il dottore mi disse: "Non credo che lei abbia un disturbo bipolare - penso che lei abbia la Malattia del Cappellaio Matto... Provi questo..." E prima che potessi reagire, il dottore mi versò delle gocce di un liquido dal sapore strano nella mia bocca. Mi disse che era una tintura di cilantro. In pochi attimi cominciai a sorridere radiosamente. Gli altri, intorno a me mi guardavano esterrefatti. La sensazione di non poter trattenere il sorriso era tale, che me ne preoccupai.
"Perché non riesco a smettere di sorridere?" chiesi al dottor Sylvestre.
"Ebbene", disse lui semplicemente... "Lei si sente meglio."

Qualche fatto sulla Malattia del Cappellaio Matto e quello che la American Dental Association non vi farebbe sapere...

Nelle due settimane precedenti il primo appuntamento col medico, lessi tutto quello che potevo sulla Malattia del Cappellaio Matto. Per chi non ne ha mai sentito parlare, si definiva "Malattia del Cappellaio Matto" la manìa e la melanconia che affliggeva i fabbricanti di cappelli. Il motivo dei cambi di umore e del comportamento irrazionale dei cappellai era attribuito al mercurio usato nella lavorazione del feltro. A Manchester, in Inghilterra, dove io sono nata e dove risiede la mia famiglia, c'è un centro industriale famoso per la fabbricazione dei cappelli. Lewis Carroll era nato e viveva a Daresbury Cheshire - vicino a Manchester, e potrebbe benissimo aver saputo della storia dei cappellai. Incidentalmente, potrebbe essere di interesse per voi sapere che "La Giornata del Cappellaio Matto" è una festa dedicata a tutte le cose sciocche, che è cominciata a Boulder, in Colorado, nel 1986 - l'anno del mio ingresso nella follia.

Incredibilmente, secondo le mie ricerche, cominciai a scoprire che le amalgame al mercurio erano collegate a tutti i tipi di disturbi mentali e fisici. Per quelli di voi che non ne hanno mai sentito parlare, la classica otturazione in amalgama contiene per il 50% mercurio, per il 30% argento e per il 20% altri metalli. Nel 1990, la Interaction Consulting & Enterprise, un'azienda di consulenza sulle ipersensibilità, ha compilato il seguente elenco di sintomi collegati all'esposizione al mercurio

(dal sito Earthtym website)

Tosse, infiammazione gengivale, perdita dei denti, emicranie, irritabilità, disturbi renali, stanchezza, spossatezza, visione "a tunnel", perdita di appetito, vomito, sapore metallico, rash cutanei, dermatiti, difficoltà di respirazione, bronchite, dolore al petto, fiato corto, tremore, perdita di coordinazione, insonnia, perdita di visione periferica, scoloritura dell'iride, depressione fisica ed emozionale, diminuizione della libido, perdita di memoria, mal di stomaco, capacità mentali ridotte.

La World Health Organization ha decretato che le otturazioni dentali costituiscono la maggiore fonte di esposizione al mercurio per la popolazione, e che non esiste un livello "sicuro" di esposizione.

Dal sito Luminet website:

"Il mercurio fuoriesce dall'amalgama in tre modi: (a) corrosione, causata da correnti elettriche che attraversano l'otturazione; (b) quello che un esperto definisce "evaporazione diretta"; e (c) per la rimozione di piccoli frammenti di amalgama causata dalla masticazione. Il mercurio liberatosi viene assunto dall'organismo attraverso l'inalazione, la deglutizione e l'assorbimento nella bocca e nei tessuti del naso. Le persone che portano amalgame hanno il doppio di vapore di mercurio nelle loro bocche, il doppio di mercurio nel sangue, e da tre a sei volte più mercurio nelle urine, e fino a sei volte più mercurio nei loro reni, e il doppio di mercurio nel cervello e in altre parti del corpo, rispetto a chi non porta amalgame. Uno dei più recenti e sconcertanti studi a proposito ha scoperto che donne con dieci o più otturazioni concepiscono bambini col doppio del mercurio nel loro corpo rispetto a donne con due soli denti trattati, o meno di due.

"Poiché l'amalgama al mercurio è la fonte del 50% di tutto il mercurio assorbito, come indicato dai dati raccolti da Richardson, o di tre quarti, come la World Health Organization suggerisce, il mercurio delle amalgame fornisce una notevole quantità del mercurio assorbito ogni giorno, non proprio una quantità "molto piccola", come la ADA (American Dental Association) vorrebbe far credere alla gente."
"L'amalgama è il materiale dentistico in commercio. Oggi un adulto medio porta dieci amalgame che pesano un totale di dieci grammi, dei quali cinque grammi sono di mercurio. Una qualsiasi piccola ricerca disponibile su quanto mercurio fuoriesce dall'amalgama suggerisce che circa mezzo grammo di mercurio uscirà da queste dieci amalgame nell'arco dei dieci anni di vita di tali otturazioni, e il portatore di amalgame assorbirà la maggior parte di questo mercurio. Per considerare cosa significhi mezzo grammo, considerate questi fatti: mezzo grammo di mercurio versato su un lago di dieci acri fa scattare un divieto di pesca nel Minnesota; le scarpe da tennis con mercurio che sono state proibite dalla legislazione del Minnesota nel 1994 contenevano mezzo grammo di mercurio per scarpa."

Secondo il dottor Murray J. Vimy, DMD, dal sito UK Amalgam website



Una volta che il mercurio entra nel corpo, esiste la prova che indica con forza che esso può causare una serie di disturbi e sintomi tra i quali - Sindrome di Fatica Cronica, Asma, Allergie, Alzaimher, Sclerosi Multipla, problemi gastrointestinali, Sensibilità Chimica Multipla, e una serie di malattie neurologiche, psicologiche & immunitarie. Le persone con elevati livelli di mercurio riferiscono spesso di sentire in bocca un sapore metallico, di avere la sindrome delle gambe senza riposo, disturbi del sonno e difficoltà di concentrazione.
Voi vi chiederete: "Perché allora le autorità non fanno qualcosa?"
Buona domanda. Certi governi lo fanno. Il Canada, la Svezia e la Germania hanno ufficialmente stabilito forti restrizioni o raccomandazioni sull'uso delle amalgame. Per quanto riguarda altri Paesi, il problema principale è stato che il governo si è affidato alla consulenza scientifica delle associazioni dentistiche del tipo della ADA. Tali associazioni, mentre promuovono un'immagine ufficiale di grande autonomia, non lo sono affatto - infatti sono in affari con le ricche lobbies dentistiche. Si presentano come gruppi scientifici che pubblicano sulle riviste e tengono convegni. Sono comunque delle vere e proprie corporazioni che fanno gli interessi economici dei loro membri. Non hanno nessun legame col governo se non come lobbies. Sono state così a lungo a favore dell'amalgama che dovrebbero affrontare responsabilità illimitate se ammettessero che l'amalgama provoca problemi di salute - così (come le industrie del tabacco e dell'amianto) hanno adottato un atteggiamento vigorosamente pro-amalgama. Se pensate alla ADA come ad una potente e ricca corporazione dentistica piuttosto che ad un corpo scientifico del governo, avrete afferrato meglio la situazione attuale.

la ADA tiene 2 patenti per l'amalgama

Centinaia di tonnellate per metro quadro di mercurio vengono messe nelle bocche della gente ogni anni e un po' di questo materiale, in quanto rifiuto speciale dello studio dentistico, si fa strada nelle fogne e nelle discariche. Ogni anno, secondo la ADA, 100.000.000 (cento milioni) di amalgame vengono piazzate nelle bocche americane. Questo utilizza 114.000 pounds di mercurio.

Dopo l'introduzione dell'amalgama moderna nel 1812 da parte di un chimico britannico, una "pasta d'argento", che era una combinazione di argento ricavato dalle monete e di mercurio, entrò in voga nei restauri dentali. Poiché le monete non erano pure, l'espansione del materiale spesso provocava la frattura dei denti. In America, nel 1800, la preoccupazione sulla possibilità che il mercurio fosse tossico, fece sì che la Società Americana di Chirurghi Dentali (American Society of Dental Surgeons) facesse dell'uso del mercurio una questione di incompetenza, e pretese che i suoi membri si impegnassero solennemente a non usare materiali contenenti mercurio.
Ecco un estratto:

"Il significato originale della parola "Quack", che noi adesso usiamo per indicare un medico incompetente, viene dal tedesco "quacksalver", che era il nome dato a quei dentisti che erano abbastanza folli da usare mercurio (un veleno) sotto forma di otturazioni. Comunque, l'uso delle otturazioni al mercurio è aumentato perché dava un vantaggio economico ai dentisti che le impiegavano; è facile da usare; ed è estremamente durevole, una volta messo nella bocca. Dal 1856 la American Society of Dental Surgeons fu costretta a spaccarsi in due per la questione delle otturazioni al mercurio. Al suo posto nacque la American Dental Association, fondata da coloro che promuovevano l'uso dell'amalgama d'argento e mercurio nella odontoiatria. Ancora una volta, nel 1920, si scatenò una controversia in seguito alla pubblicazione di articoli e lettere di un professore di chimica tedesco (Alfred Stock, ndr), il quale attaccava l'uso dell'otturazione al mercurio per i suoi possibili effetti tossici. Quella diatriba poi si attenuò e l'opinione professionale dei dentisti restò invariata.

Oggi, 182 anni dopo, la American Dental Association ha emendato il suo Codice Etico per rendere la rimozione delle durevoli otturazioni al mercurio una questione di pratica eticamente scorretta, se il motivo della rimozione é eliminare un materiale tossico dal corpo e se questa raccomandazione viene fatta solamente dal dentista. Secondo la visione della ADA, un dentista è "etico" se si tratta di piazzare materiale al mercurio e di garantirne la sicurezza. Ma se il dentista suggerisce che le otturazioni al mercurio sono potenzialmente dannose o che quell'esposizione non necessaria al mercurio può risultare dannosa, allora il dentista agisce in modo "non etico". Clinicamente le durevoli otturazioni al mercurio possono essere "eticamente" rimosse se: si fa per motivi estetici; dietro prescrizione di un medico; dietro richiesta del paziente."

Dal sito UK Amalgam website


Lieto fine

Il mio trattamento col dottor Sylvestre cominciò il 16 Maggio 2002 - due settimane dopo averlo incontrato e esattamente sedici anni dopo la mia diagnosi. Il medico riuscì ad accertare con sicurezza che i miei sintomi erano direttamente collegati ad una notevole esposizione al mercurio. Mi disse che poteva aiutarmi, che c'erano un sacco di motivi per ben sperare. La cosa poteva includere un processo lento e tedioso, nel quale c'era la rimozione delle amalgame dalla bocca. I rischi del trattamento includevano la possibilità di un' esposizione aggiuntiva al mercurio, durante la rimozione. Così era importante che non rimuovessi più di due amalgame al mese, sostituendole con materiale in composito non metallico. Avevo otto amalgame al mercurio - una delle quali era coperta con una corona d'oro. Dietro raccomandazione del dottor Sylvestre il mio dentista accettò di sostituire le otturazioni usando un protocollo che includeva l'uso di ossigeno e di una diga di gomma. Ci volle un anno per completare la rimozione. Durante quel periodo, cominciai una terapia a base di supplementi fitoterapici e di vitamine prescrittemi dal dottor Sylvestre.

Nel corso di quell'anno, cose straordinarie e decisive cominciarono ad accadere. La cosa principale e più rimarchevole fu che cominciai a pensare più lucidamente. Riuscivo ad organizzare i pensieri e per la prima volta da che io mi ricordi riuscivo ad essere efficiente senza avere i caratteristici sintomi del disordine da deficit da attenzione. Laddove, prima della cura, perdevo le relazioni familiari e mentre guidavo ero incapace di ricordare le cose e seguire le direzioni - ora invece riuscivo a tenere i rapporti con la gente. Il colon irritabile che avevo da quando prendevo gli psicofarmaci scomparve miracolosamente. Anziché sentirmi ogni giorno irritata, nella mia vita si infuse una sensazione di gioia e di fiducia. C'erano voluti diciotto anni per laurearmi, a causa della mia vita distrutta. Dopo solo due anni e mezzo, conseguii un master in Educazione e ora insegno inglese alle scuole medie.

E gli psicofarmaci? Sono felice di dire che ormai fanno parte del passato. Dal 2002 non ne ho più avuto bisogno.
Il 29 Settembre 2005 il mio psichiatra mi ha conferito un chiaro attestato di guarigione.

Sana, dopo tutti questi anni.

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Fonte: http://www.giuseppeparolari.it/index.php/

Commenti   

0 #7 visitatore 2012-10-25 09:57
Ho cominciato ad avere una remissione dai sintomi che ho avuto per dieci anni, anzi per 14 (inizialmente in modo intermittente). 14 anni fa misi le mie amalgame. Circa un anno fa ho completato la rimozione delle stesse e ho iniziato una disintossicazione dal mercurio. Da diversi mesi non prendo più farmaci psichiatrici (che ho preso ininterrottamente per 10 anni, senza nessun beneficio, anzi).

Forse è presto per trarre delle conclusioni. Comunque si consideri che l'intossicazione cronica da mercurio (detta idrargirismo, e ben nota in medicna ambientale) è pratiamente indistinguibile da un disturbo di tipo bipolare. Quindi una parte dei pazienti psichiatricie è verosimilmente in realtà costituita da vittime di intossicazione da mercurio. Il mercurio è contenuto abbondantemente nei restauri dentali (le amalgame). Io ne avevo 10, per un totale di 10 grammi di mercurio nella bocca. Il mercurio esce completamente dalle amlagame in pochi anni; di lì finisce prevalentemente nel sistema nervoso centrale, e in parte nei reni. Alcune persone non sono in grado di disintossicarsi a causa di carenze enzimatiche (di origine genetica) e sviluppano una forma di intossicazione con manifestazione esclusivamente psichiatrica. La definizione di idrargirismo si trova in qualunque buon dizionario medico, e coincide con quella di depressione bipolare.
0 #6 Visitatore 2011-12-26 21:50
Per altro proprio in questi giorni ho partecipato a uno studio sulla ricerca di marcatori biologici per disturbo bipolare e depressione. Il risultato è che sono la persona più 'normale' del gruppo esaminato, cioè non risulto (sempre volendo dare fiducia a questa ricerca) del tutto privo di disturbi dell'umore, disturbi per i quali sono stato curato sensa soluzione di continuità negli ultimi 9 anni.
0 #5 Visitatore 2011-12-26 21:46
Citazione Administrator:
Prima di procedere alla somministrzione di sostanze tossiche, sarebbe auspicabile togliere almeno il dubbio sulle possibili origini organiche dei disturbi mentali.


La diagnosi differenziale con intossicazione da metalli pesanti dovrebbe essere di routine. Ma da quello che ho capito l'intossicazione cronica da mercurio, seppure ubiquitaria, è completamente sconosciuta.

Se io riesco a venirne fuori in questo modo (ed è tutto da vedere, anche perché non so neanche se sto effettuando una chelazione appropriata) veramente potrebbe darsi che una parte dei pazienti che non ripsondono alle terapie siano in realtà intossicati da mercurio. Il che spiegherebbe anche la associazione statistica fra disturbo bipolare e sclerosi multipla, altra malattia presumibilemnte favorita dalla presenza di metalli pesanti.

O sto farneticando?
0 #4 Visitatore 2011-12-21 21:23
La cosa notevole di questa testimonianza sta nel fatto che la malttia sembra un disturbo bipolare anche in vari dettagli caratteristici, come per esempio le manie di grandezza e l'euforia estiva. Come se il mercurio simulasse davvero un disturbo bipolare canonico.

Ma in effetti, se un metallo leggero come il litio è capace di attenuare le manifestazioni cliniche del disturbo bipolare, cosa impedisce di pensare che un metallo pesante, come il mercurio, non possa produrre sintomi bipolari?
+1 #3 Visitatore 2011-12-21 21:18
La cosa curiosa è che la descrizione dei sintomi da intossicazione cronica (anche lieve) da mercurio assomigliano molto alla depressione bipolare. Per cui io mi chiedo se magari una parte dei pazienti 'resistenti' alle cure non siano magari semplicemente particolarmente sensibili al mercurio che hanno in bocca, perché in bocca le amalgame le abbiamo quasi tutti. Mi piacerebbe sapere se ci sono delle esperienze in merito, magari simili a quella riportata qui sopra.

Se io dovessi relamente risolvere i miei problemi in questo modo proverò a rendere pubblica la mia esperienza, che sarebbe davvero clamorosa.
+1 #2 Marcello 2011-12-21 10:08
Ciao Visitatore, temo che termini come intosssicazione da metalli pesanti, chelazione siano sconosciuti in psichiatria, come pure nutrizione e ortomolecolare. Prima di procedere alla somministrzione di sostanze tossiche, sarebbe auspicabile togliere almeno il dubbio sulle possibili origini organiche dei disturbi mentali.
0 #1 Visitatore 2011-12-19 13:33
Può darsi che io mi trovi in una situazione analoga. Per ora ho tolto le mie numerose otturazioni (sostituite con il cosidetto 'composito') e sto seguendo un protocollo di rimozione del mercurio dai tessuti, monitorando i livelli dei metalli nel mio corpo attraverso l'analisi dei capelli (mineralogramma). Ho sospeso i farmaci, che mai mi hanno dato beneficio in circa 9 anni di cure continue e disperate e non ho avuto alcun problema aggiuntivo a seguito di ciò. Sembra che stia cominciando a pensare in modo più lucido, ma resta una gravissima forma di stanchezza cronica che non mi permette di allontanarmi molto da casa; non riesco a leggere testi lunghi. Sono ancora completamente invalido, come lo sono stato per questi 9 anni, noostante le migliori cure e i migliori sforzi da parte mia. E' stata come una lunga assenza, una sorta di quiescenza. La mia vita risulta distrutta, e ho rovinato anche quella di chi mi stava attorno, che ha visto un ragazzo capace scomparire nel nulla.

Se davvero si dimostrasse che il disturbo psichiatrico grave diagnosticatomi è prodotto da una sorta di avvelenamento, sarebbe da un lato davvero molto doloroso, ma anche motivo di speranza per me, e per molte persone.

Sarebbe importante raccogliere qui delle esperienze di questo tipo, se ce ne sono.

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