Psichiatria ortomolecolare
La Psichiatria Ortomolecolare è una delle due branche della psichiatria che utilizza terapie chimiche per la schizofrenia. L'altro ramo si chiama psichiatria tossicomolecolare. Ci sono vaste differenze concettuali tra le due correnti e grandi differenze d'efficacia per il paziente. La psichiatria tossicomolecolare permette l'utilizzo di dosi sub-letali di sostanze che normalmente non si trovano nel corpo umano. L'uso di queste sostanze non ha dato risultati apprezzabilmente migliori di quelli riscontrati normalmente, cioè senza alcun trattamento. Dall'altra parte però le conseguenze per i pazienti in termini di perdita della loro capacità lavorativa e di danni irreversibili dovuti alla tossicità dei medicinali sono enormi. Alcuni farmaci vengono utilizzati per trattare la schizofrenia e altri farmaci ancora servono per trattare gli effetti collaterali dei primi. Con questo metodo, un farmaco viene promosso e richiesto per il mantenimento dei pazienti. La psichiatria moderna, generalmente utilizza in modo esclusivo questo approccio farmacologico.
La psichiatria ortomolecolare, d'altro canto, utilizza un vero e proprio sistema di trattamento, senza fissarsi su di un farmaco o su di una sostanza chimica. Al paziente schizofrenico viene dato una quantità ottimale di sostanze necessarie per la nutrizione e il funzionamento ottimale - vitamine, minerali, grassi, carboidrati e aminoacidi. Il programma ortomolecolare richiede la piena partecipazione del paziente nel cambiare il suo stile di vita e l'abbandono di abitudini alimentari sbagliate. Questi principi di nutrizione sana sono inerenti al programma, incluso una dieta che fornisca alti valori nutritivi ad ogni individuo, evitando comunque l'assunzione di cibi allergenici. In molti casi, sono necessari alti dosaggi di fattori essenziali, ed infine i pazienti vengono mantenuti in un normale stato con l'aiuto della sola terapia nutrizionale. Questi pazienti hanno una buona resistenza alle ricadute, molto superiore a quella dei pazienti trattati con i soli farmaci.
Il trattamento ortomolecolare in teoria
L'efficacia di qualsiasi trattamento non è più alta perché uno ne capisca l'esatto meccanismo del funzionamento. Spesso non c'è correlazione tra la spiegazione esatta e l'efficacia. Certamente un trattamento viene accettato molto più volentieri dai medici quando c'è una spiegazione, anche se questa poi si rivela sbagliata. Per questa ragione, credo sia giusto cercare le spiegazioni, ma questo non ha la stessa importanza della prova d'efficacia.
Le basi della psichiatria ortomolecolare sono le seguenti:
- Quando il cervello è disturbato nel suo equilibrio biochimico, anche la mente risulta disturbata.
- I bisogni biochimici e i processi metabolici differiscono moltissimo da un individuo all'altro.
- I bisogni per alcune delle sostanze nutritive, specialmente le vitamine, possono variare fino a cento volte tra diversi individui.
Il trattamento ortomolecolare in pratica
In generale, il "modello medico" della psichiatria ortomolecolare è la base per la diagnosi e il trattamento. Le prognosi sono anche state discusse in articoli pubblicati nel passato.
La nutrizione
In natura, i cibi non esistono come singole proteine, aminoacidi, grassi, carboidrati, vitamine e minerali cosi' come vengono descritte in chimica. Tutti i cibi sono un complesso di materiale vivente. Durante la digestione, i singoli componenti nutrizionali contenuti nel cibo, vengono rilasciati. I cibi con il valore nutritivo piu' alto sono quelli meno raffinati. Purtroppo ben l'80% dei cibi che oggi si consumano sono raffinati. Questi "noncibi" sono stati privati di tutti i nutrienti essenziali. Per essere metabolizzati, devono "rubare" alcuni nutrienti - proteine, grassi, vitamine e minerali - dagli altri cibi. Per questo motivo le sostanze che contengono "calorie vuote" sono così dannose per la qualità di qualsiasi dieta della quale fanno parte.
Queste sostanze svuotate vengono considerante "spazzatura" e sono assolutamente da evitare. Quindi la prima regola nella terapia nutrizionale (cioè ortomolecolare) è:
La seconda regola è: eliminare i cibi ai quali si è allergici. Questo include l'evitare i cibi dei quali siamo particolarmente bramosi (il desiderio può essere incentivato dall'allergia) e quelli che ci fanno star male in maniera evidente.
La terza regola è stata studiata per minimizzare le reazioni allergiche: variare il più possibile la tipologia dei cibi per non dipendere da pochi tipi di alimenti.
Commenti
potreste fornire nominativi di centri e psichiatri ortomolecolari in Italia? Mia sorella purtroppo è schizofrenica da tanti anni e gli psicofarmaci non la stanno aiutando.
Grazie.
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