Psichiatri famosi

Alexander Lowen

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Alexander Lowen (23 dicembre 191028 ottobre 2008) è stato uno psicoanalista e psichiatra statunitense.

Fu allievo di Wilhelm Reich negli anni quaranta ed è considerato il principale continuatore della sua scuola scientifica. Negli anni cinquanta a New York ha fondato la scuola terapeutica nota come Analisi bioenergetica (fu direttore dell'International Institute for Bioenergetic Analysis). L'insieme delle sue teorie e pratiche mediche ha ottenuto grande attenzione da parte della comunità scientifica. È autore di numerose pubblicazioni sull'argomento, tradotte in decine di lingue. Ha trascorso alcuni periodi della vita a Ginevra, in Svizzera, negli anni cinquanta. Ha esercitato come psicoterapeuta a New York, Connecticut, Stati Uniti sino ad un anno prima della sua morte.

La Bioenergetica

La bioenergetica parte dal presupposto che ogni individuo disponga di una energia vitale, essenziale sia per una interazione fra corpo e mente, sia per il controllo degli stati fisici e di quelli mentali.[2]
L'energia a cui fa riferimento la bioenergetica è stata definita, a seconda degli influssi culturali, Qi (chi), forza vitale; tra i suoi effetti più facilmente riconoscibili, secondo i terapeuti, vi sono le variazioni del tono dell'umore.[3]

Alcune pratiche orientali come l'agopuntura, lo yoga, il t'ai-chi ch'uan utilizzano concetti analoghi di energia corpo-mente; infatti la bioenergetica, sostengono i terapeuti, rappresenta un ponte fra la filosofia e le discipline fisiche orientali e la psicologia occidentale.[4]

Vittorino Andreoli

altVITA

Vittorino Andreoli, nato a Verona nel 1940, si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Padova col Prof. Massimo Aloisi e si dedica quindi alla ricerca sperimentale in biologia scegliendo come "organo" l'encefalo. Lavora in Inghilterra all'Università di Cambridge e negli Stati Uniti alla Cornell University di New York. In questo periodo è assistente all'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, dove si rivolge alla ricerca neuropsicofarmacologica. Il comportamento dell'uomo e la follia diventano ben presto il fulcro dei suoi interessi e ciò determina uno a svolta del suo impegno verso la neurologia e successivamente la psichiatria, discipline di cui diventa specialista. Lavora alla Harvard University col Prof.S.S.Kety, con un'impostazione psichiatrica che sembra permettere l'integrazione tra interessi biologici sperimentali e clinica. Attualmente è Direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave. E' membro della The New York Academy of Sciences. E' Presidente della Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association.

PENSIERO

Nel periodo comlpreso tra il 1962 e il 1984 egi formula, e per certi aspetti anticipa, l'importanza della plasticità encefalica come "luogo" per la patologia mentale e, dunque, sostiene che l'ambiente contribuisce a strutturare la biologia della follia. Contemporaneamente in questi anni si dedica al rapporto tra la malattia mentale e i processi creativi, sostenendo che anche i casi più "degenerati", non sono chiusi alle espressioni più alte dell'uomo, inclusa l'arte. Negli anni dall' '84 ad oggi ha elaborato e contribuito ad una concezione sul comportamento criminale, che sostiene la compatibilità della "normalità" con gli omicidi più efferati. Opponendosi in questo modo alla concezione lombrosiana del delitto come sintomo certo di malattia mentale.

 

OPERE

E' Direttori dei "Quaderni italiani di Psichiatria". Ha pubblicato: La terza via della Psichiatria (Mondadori, 1980); La norma e la scelta (Mondadori, 1984) e, recentemente Un secolo di follia (Rizzoli, 1991); Il matto inventato (Rizzoli, 1992); La violenza (Rizzoli, 1993); Yono Cho (Rizzoli, 1994), Giovani (Rizzoli, 1995); Camice matto (Rizzoli, 1995); Voglia di ammazzare (Rizzoli, 1996); E la luna darà ancora luce (Rizzoli, 1997); E vivremo per sempre liberi dall'ansia (Rizzoli, 1997).

Giovanni Battista Cassano

CassanoProfessore ordinario di Psichiatria e direttore del Dipartimento di Psichiatria, Neurologia, Farmacologia e Biologia dell'Università di Pisa.

E' membro del Royal College of Psychiatrists di Londra, dell' American Psychopathological Association, del Geselleschaft Osterreichischer Nervenarzte und Psychiater e dell' "American College of Neuropsychopharmacology".

Fa parte del comitato editoriale di molte riviste scientifiche nazionali ed internazionali.

E' uno dei membri fondatori dell'European College of Neuropsychopharmacology e del comitato internazionale per la prevenzione e il trattamento della depressione.

Il suo backgroud scientifico spazia dalla psicopatologia alla psicofarmacologia clinica. Ha coordinato numerosi studi nazionali ed internazionali sull'efficacia clinica di farmaci antidepressivi, ansiolitici, antipsicotici e stabilizzanti dell'umore e, grazie al suo contributo in questa area, ha ottenuto, dal 1980 al 1986, un finanziamento dal National Institute of Mental Health degli Stati Uniti. Ha condotto importanti studi sulle basi psicopatologiche e cliniche dei disturbi mentali, con particolare interesse alla diagnosi, classificazione e trattamento a breve e lungo termine dei disturbi d'ansia, dell'umore e della condotta alimentare. Dal 1995 coordina un gruppo internazionale di ricerca per lo studio delle manifestazioni subcliniche e atipiche dei disturbi dell'umore, d'ansia e dell'alimentazione. E' autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche.

Franco Basaglia


Franco Basaglia"Basaglia - e con lui tutti coloro che hanno combattuto insieme la sua battaglia - ha il merito incontestabile di aver fatto cessare, o almeno di aver posto essenziali e decisive premesse per farlo cessare, uno scandalo umano e morale prima ancora che politico e sociale. La sua riforma, ma prima e più ancora tutto il suo lavoro clinico, pratico, teorico, saggistico, intellettuale, politico - ha posto fine, nei limiti del possibile, a tale iniquità; ha imposto a tutti di capire come il malato mentale non sia uno scarto dell'umanità, da segregare dalla società e dalla comunità umana, bensì una persona, che nella sua temporanea o cronica debolezza conserva - come ogni altra persona in ogni stadio e in ogni condizione, felice o infelice, armoniosa o degradata - piena dignità." (dalla prefazione di Claudio Magris a "Basaglia - una biografia" di Francesco Parmegiani e Michele Zanetti - 2007).

Athanasios Koukopoulos

Fondatore e Direttore della Clinica Belvedere Montello (dal 1963; chiusa nel 1998)
Fondatore e Direttore del Centro Lucio Bini dal 1970
Esperto di fama internazionale nei Disturbi dell'Umore. Da 40 anni si occupa della cura di pazienti psichiatrici, soprattutto i sofferenti della Malattia Maniaco-Depressiva e di disturbi dello spettro bipolare.
Parla fluentemente, oltre l'italiano, l'inglese, il francese e il greco.

 

Dr. A. Koukopoulos

Mai in passato i disturbi psichiatrici sono stati così al centro dell’attenzione della società e mai sono stati forniti alla psichiatria tanti mezzi per curarli  prevenirli e  studiarli.
Il numero di psichiatri, psicoterapeuti e psicologi clinici è aumentato enormemente come pure i finanziamenti per la cura e la ricerca.
Tutto questo ha condotto ad una migliore diagnosi dei disturbi psichici, a un sempre crescente numero di pazienti che si rivolgono allo psichiatra e allo psicologo ed alla scoperta ed invenzione di mezzi terapeutici molto efficaci ed impensabili sino a cinquanta anni fa.
Tali progressi sono stati particolarmente importanti nel campo della Malattia Maniaco-Depressiva.