Testimonianze

I ricordi non si lavano

I ricordi non si lavano

LA DENUNCIA DELLA PSICHIATRIA

Aurora Frola denuncia la psichiatria ne “I ricordi non si lavano”, criticando una società che dà il nome di un disturbo a ogni emozione.

Angelica, protagonista dell’opera, si fa portavoce di una battaglia sociale, lottando contro un sistema che vuole curare il suo mal di vivere attraverso “pillole magiche”, che addormentano la razionalità.

Angelica viene iniziata agli psicofarmaci da un medico frettoloso e superficiale,  che, senza ascoltarla, le propone farmaci psicotropi come soluzione a un suo problema emotivo.

“Inizia qui la mia maledizione, con la cura di un sintomo che nasconde un segreto”, scrive così la protagonista, intraprendendo la sua folle corsa verso l’ autodistruzione. Queste sostanze le aprono un varco dentro, dirigendola verso l’uso di altre droghe, mai assunte prima.

 

Peter Lehmann

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Peter Lehmann:
Ricaduta nella vita


Terapia diurna: 3x 200 gocce Haldol al dì
Akineton retard 2x 1 compressa al dì

Terapia notturna: 40 gcc Haldol
50 mg Truxal
Questa è la prescrizione medica che si legge, per esempio in corrispondenza della data del 24 maggio 1977, sul modulo della terapia, a me intestato, della clinica psichiatrica di Winnenden presso Stoccarda, dove sono stato ricoverato dal 6 aprile al 1 giugno 1977.
Haldol 1, Truxal 2, Triperidol 3, Orap 4 e Akineton 5 sono i farmaci che mi sono stati somministrati, con l’uso della forza, tramite fleboclisi, iniezioni, compresse, ma anche fatti ingurgitare, volente o nolente, sotto forma di "cocktail", e questo in base alle diagnosi, che paiono copiate pari pari da un manuale, di “psicosi paranoide” e “schizofrenia ebefrenica”.

Vita da vegetale

Venendo meno, col passar del tempo, la mia resistenza contro le psicodroghe
"Il quadro clinico mutò considerevolmente mostrando in prevalenza uno stupore catatonico", così recitava la mia cartella clinica.

Rufus May

Rufus May, psicologo

Quando avevo 18 anni imparai di persona di come l'approccio offerto dalla società ai problemi mentali non funzionasse. Fui ricoverato all'ospedale Hackney, un ospedale psichiatrico di Londra, e mi fu detto che non potevo andar via. Sulla soglia del diventare adulto, avevo perso il mio equilibrio dopo che la mia ragazza mi lasciò, e cercando una guida mi rivolsi ad approfondimenti spirituali. Alcuni messaggi prelevati dalla Bibbia mi convinsero che io avessi una missione. Cercando di scoprire quale fosse la mia missione, poco per volta dedussi che era abbastanza possibile che potessi diventare un apprendista spia del Servizio Segreto Britannico.

Fui messo in osservazione all'ospedale quando mi convinsi che ci fosse un congegno nel mio torace usato per controllare le mie azioni.

 

Martha Sanbower

 

Testimonianza d Martha Sanbower

Dieci anni fa, dopo una serie di episodi psicotici fui diagnosticata come “maniaco – depressiva” e mi fu detto che avrei dovuto prendere il litio per il resto della mia vita. Avendo scelto di rifiutare questo trattamento farmacologico mi ritrovai invece su un sentiero di scoperta personale. E ciò che cominciò per me come una ribellione contro i trattamenti psichiatrici usuali, divenne un eccitante processo di apprendimento attraverso il quale imparai un nuovo modo di interpretare i miei sintomi e sviluppai spontaneamente dei metodi per curare me stessa.
Infernali esperienze di ospedalizzazione mi lasciarono con poca fiducia nei moderni trattamenti psichiatrici. Come paziente ero danneggiata dall’aiuto psichiatrico, chiusa in stanze vuote, trattata con terapia convulsivante e trattata con una miriade di altre maggiori o minori aggressioni. Contro il mio volere fui forzata a prendere farmaci che causavano molti effetti spiacevoli incluso parkinsonismo, fotofobia e sete eccessiva.