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Mondo Bipolare

 

STRUTTURA DELLA BIPOLARITA

 

La bipolarita comporta una faccia o struttura che si potrebbe riassumere nel seguente modo:

 

OSCILLAZIONE INSTABILE DELL ‘UMORE

 

Oltre al passaggio da uno stato emozionale all'altro,esiste una tendenza a resistere.

A  questa alternanza dell'umore durante la vita. Senza un motivo certo la persona salta da un picco all´altro e questo si puo' osservare puntualmente, nel considerare la totalita' della sua storia si deve considerare che ogni episodio forma parte di una  piu' ampia catena, di una sequenzialita' ripetitiva propria della natura bipolare.

 

Questa ciclicita'puo' non presentarsi per vari mesi,vivendo una apparente o reale armonia, pero' la possibilita' di cadere in una fase depressiva o di mania e' sempre presente come una minaccia costante. In questo modo l'oscillazione assume  la figura di un qualche cosa di ricorrente pero' instabile. Il giorno e la notte si susseguono in modo "stabile", per il contrario nel succedere bipolare tutto e' incerto,ciclico e instabile ( versi di Alfonso Reyes:  Gia e' uno stabile disgusto cio' che prima era risa)

Progetto di vita

altA chi è affetto da disturbo bipolare non si dovrebbe proporre un trattamento, ma un progetto di vita, vale a dire dare delle motivazioni per un cambiamento sostanziale e progressivo nella sua vita, nei suoi comportamenti e  nei suoi pensieri, in modo da generare intorno a sè una rete che lo sorregga ma che non lo imprigioni. Nè piu nè meno di quello che tutti gli essere umani  hanno bisogno per avere una vita di benessere.

 

Le misure di contenzione in psichiatria- Riflessioni

Le misure di contenzione in psichiatria
Riflessioni su un tema troppo spesso sottovalutato


di Andrea Mazzoleni*

A poco più di cent’anni dalla relazione di Ernesto Belmondo, che propose a Genova l’abolizione della contenzione fisica in psichiatria, questa pratica continua a ricevere insufficiente attenzione da parte degli psichiatri e costituire uno dei trattamenti gravati da vissuti soggettivi stressanti e dolorosi per i pazienti, i familiari e gli operatori.
Vale la pena di riflettere su questo argomento poiché non va dimenticato che la pratica della contenzione rappresenta il paradosso dell’incontro tra la funzione custodialistica e di controllo sociale e la funzione di cura affidata alle istituzioni psichiatriche.
In ogni caso va considerato che il più elementare dei diritti di libertà solennemente garantiti dalla Costituzione è il diritto alla libertà del proprio corpo, il diritto a non essere contenuti, a non essere legati. Quello di potersi muovere liberamente è il diritto primario, al quale conseguono tutti gli altri diritti : tale diritto spetta a chiunque, anche gli autori dei più gravi reati hanno la libertà di muoversi, seppur entro i limiti del carcere e delle sue regole. È qualcosa di ancora più forte di un diritto, è la condizione necessaria per una vita umana. Eppure basta una malattia, una perturbazione della mente, uno stato di dipendenza da droghe o da alcool, oppure semplicemente la vecchiaia, perché questo fondamentale diritto venga messo in discussione pretestando la pericolosità del soggetto, la sua dignità, la sua protezione.