Pensieri liberi

Adesso si

Una piccola parte dello sfogo dopo la psicoterapia.....

10 luglio 2009

.....Quanto  è facile parlare....

"Vivi male cosi...devi reagire" solite frasi che ormai mi possono provocare due reazioni la

prima è la nausea la seconda è la rabbia non voglio più sentire nessuno, mi fanno solo del male, mi allontanano sempre di più.

Il mio viso adesso ha solo una smorfia di vuoto e rassegnazione , i miei occhi sono spenti, quegli  occhi che brillavano sempre,mi guardo allo specchio e mi spavento di quel che riflette.

Sembra che non c'e niente che possa fermare la libera discesa fino al fondo.

Conosco bene la strada ci sono passata diverse volte e so bene dove mi porterà....

Cerco un ancora di salvataggio...un qualcosa a cui aggrapparmii,prima che venga travolta.

A volte mi dico: no questa volta non posso farcela...é come una partita a carte, un gioco,dove ognuno di noi ha in mano un tot di carte e si può giocare finchè ti rimane qualche carta in mano - le mie sembrano finite.

Quel buio non mi è nuovo,ne tristezza, solitudine , dolore , rancore e tutte cose "allegre" ma quel che fa la differenza e la mancanza di forze...

Sembra che questa volta ho appeso la bandiera bianca.

Voglio essere lasciata in pace....

Ho esaurito le forze per gridare AIUTO !....inutilmente...

Come se fossi nel bel mezzo del deserto del Sahara, a urlare a squarcia gola,fino al dolore, fino al punto di rimanere senza voce....

 

Mi ha colpito molto la frase detta dalla mia psicoterapeuta....

"Lei non è stata capace di verbalizzare la richiesta d'aiuto"

Che cosa??????? Forse mi sbaglio ma secondo me ho provato di tutto e di più!

Ho pianto , urlato , supplicato , spiegato , pregato , minacciato.....

Però c'e una cosa che non ho fatto.....non me ne sono andata da casa...

Forse così almeno mi risparmiavo l'amarezza di tutto quel vuoto intorno a  me nonostante avessi un marito........

Quell' amaro in bocca....quel ricordo....di  quando lui stava male e io cercavo di stargli vicina

di tirarlo su , ogni volta che vedevo che stava male.

Lui non voleva dirmi le cose "per proteggermi"(ancor peggio) ma nello stesso momento non era capace di nasconderle, quindi trovavo sempre il modo per arrivargli  dentro...lo facevo parlare...

Lo ASCOLTAVO  e  c'e una bella differenza tra ASCOLTARE e SENTIRE !

 

 

oggi....febbraio 2010

Adesso lo so come funziona il disturbo bipolare.....stringo i denti....mi faccio forza....è solo un brutto momento....so che i miei occhi torneranno a brillare.........

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