Vivere da bipolari

Le affermazioni che sentiamo dire con maggiore frequenza da chi ha scoperto da poco di avere il distrbo bipolare,  sono : "Io non so più chi sono" , oppure "La mia vita non sarà più la stessa" , "La mia vita è segnata" ecc.
In effetti è leggittimo avere questi pensieri; spesso si è reduci da esperienze traumatiche, capaci di sconvolgere profondamente la nostra esistenza.
Tuttavia l'eperienza di molti è che con il tempo si capisce che  in realtà non siamo affatto diversi da come eravamo, quello che cambia è la consapevolezza. Accettarsi come si è implica non disconoscere o rifiutare ciò che possiamo essere potenzialmente, piuttosto ammettere di avere un possibilità più ampia della norma di provare emozioni, in bene e in male. Chiaramente l'obbiettivo vitale è l'equilibrio, ma ciò non significa chiudersi alle emozioni, piuttosto imparare ad usare quegli accorgimenti che ci permettono di evitare gli stati patologici, maniacali o profondamente depressivi, senza togliere il gusto di vivere una vita soddisfacente.
Nel contempo però occorre lottare anche contro l'immagine che il senso comune si è fatta delle persone con problemi mentali; lo stigma è alimentato dall'ignoranza e dal pregiudizio profondamente radicati nella società, tanto che spesso ne sono affetti anche coloro i quali hanno la responsabilità di curare, quando invece dovrebbero essere i primi a rifiutarlo.