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Litio

 

litioDa quando nel 1949 l'australiano John Cade pubblico il suo articolo "Sali di litio nel trattamento della agitazione psicotica", il litio (Sali di litio, Carbolithium) non ha smesso di essere usato in psichiatria.  Dal 1970 in poi, dopo una serie di studi controllati sull’efficacia e la tollerabilità del farmaco, è il farmaco più comunemente usato per il trattamento a breve termine e la profilassi della depressione bipolare e del disturbo bipolare I. Può essere molto efficace nell'uso a lungo termine e la sua farmacocinetica prevedibile permette di mantenerne facilmente i livelli sierici in un finestra terapeutica relativamente stretta.

 

   Domande e risposte sul litio.

 

Quali sono i test medici indicati prima di iniziare una cura al Litio?
è necessaria una attenta valutazione medica, un esame fisico e dei semplici test di laboratorio sul sangue e urina. Siccome il Litio è quasi interamente eliminato dal sangue attraverso i reni, i test di laboratorio vanno eseguiti prima di iniziare la cura e successivamente ad intervalli regolari.

Sono consigliati anche alcuni test sulla funzionalità della tiroide perchè il Litio può occasionalmente causare il gozzo (un ingrossamento, curabile, della ghiandola della tiroide). In questo caso può essere necessario esguire un test periodico sul livello dell'ormone tiroideo nel sangue.

Come è possibile determinare l'esatto dosaggio del Litio?

C'è un semplice ed economico test del sangue per misurare il livello di Litio in modo da correggere le dosi e prescrivere in maniera precisa la dose necessaria per ciascun paziente. Inizialmente i livelli di Litio sono testati a distanza di pochi giorni (effettuando un prelevo di un campione di sangue ogni 12 ore dopo l'ultima dose assunta la sera). Appena individuato il livello corretto di Litio nel sangue, gli esami vengono ripetuti a distanza di un mese o meno. Nel giorno indicato per l'esame del sangue il Litio non va assunto fino alla esecuzione del test.

Per quanto tempo è necessario seguire la cura al Litio?
Una persona deve restare sotto terapia per un lungo periodo di tempo dopo aver terminato un episodio: questo dipende da numerosi fattori individuali. Si tratta di una decisione che richiede una stretta collaborazione tra paziente, medico e famiglia. Diversi individui hanno bisogno di non essere sottoposti a lunghi periodi di trattamento al Litio. Trattare una persona che presenta una forma leggera di depressione o che non è ricorrente nel corso degli anni, espone la medesima ad alcuni rischi potenziali e a spese che derivano dall'uso prolungato dei farmaci. Sfortunatamente è raramente possibile predire con sicurezza chi cadrà in questo gruppo di pazienti, che presenta una prognosi più favorevole.
Alcune persone possono avere solo un singolo episodio di disturbo affettivo. Decidere per quanto tempo un individuo colpito da un solo episodio deve essere sottoposto alle cure al Litio richiede una attenta decisione, di solito basata sulla durata dell'episodio, sulla gravità e sul tipo modalità di ricorrenza della malattia.

Quali tipi di farmaci al Litio sono disponibili?

Parecchie preparazioni al Litio sono oggi disponibili. Le più comuni consistono in 300 mg di carbonato di Litio in compresse o capsule. Altre sono a lento rilascio, e qualche volta consistono in una soluzione liquida di citrato di litio. La scelta delle preparazioni al Litio è basata sul costo e sulle preferenze del paziente. Le capsule sono qualche volta preferite perchè le compresse possono avere un sapore spiacevole. Quando è necessario utilizzare una dose di 150 mg invece dei consueti 300 mg, è preferibile utilizzare mezza compressa o dei preparati liquidi. Le dosi richieste possono variare considerevolmente. Alcuni pazienti prendono 900 mg o 1200 mg di carbonato di Litio in una singola dose senza alcun problema, mentre altri necessitano l'assunzione di piccole dosi da 150 mg a 300 mg nel corso della giornata.

Quali sono gli effetti collaterali del Litio? Come è possibile prevenirli?
Il Litio è uno psicofarmaco che non ha capacità sedative e gli effetti collaterali sono rari. Non dà assuefazione, è  sicuro se viene somministrato ad appropriati dosaggi: se viene assunto in eccesso può produrre una intossicazione ed essere potenzialmente pericoloso per gli effetti collaterali che provoca.
Gli effetti collaterali sono piuttosto comuni, perlopiù innocui e facilmente controllabili. L'interruzione del trattamento si rende necessaria solo in rari casi.
I seguenti effetti collaterali sono abbastanza comuni, si verificano all'inizio del trattamento e di solito scemano in parecchi giorni:
•Sintomi gastrointestinati: nausea, vomito, diarrea, ma di stomaco, (Questi effetti possono essere alleviati di solito con un appropriato aggiustamento del dosaggio e del numero di dosi necessarie. Alcuni semplici cambiamenti come ad es. la diminuzione delle compresse da assumere o le capsule da prendere una volta sola, l'assunzione a stomaco pieno o contemporaneamente ad un bicchiere di latte, hanno un certo effetto).
•Tremori alle mani;
•Un leggero tremore alle mani e al resto del corpo (di solito inizia appena intrapreso il trattamento, sebbene possa apparire in ogni momento, possa variare, persistere o esaurisi nel tempo.
•Sete e urinare frequente;
•Affaticamento, sensazione di stordimento, debolezza muscolare.
Nel corso del trattamento possono verificarsi altri effetti collaterali:
•Tremori alle mani (l'inconveniente individuale causato da tremore durante le prime settimane di trattamento può indurre ad una remissione senza richiedere l'interruzione del trattamento. Il medico, consultato, può abbassare la dose prescritta di litio. Se non è possibile, possono essere prescritte alcune piccole dosi di propanololo (Inderal) che spesso è utile e produce effetti positivi)
•Sete inarrestabile e urinare frequente (Questi sintomi possono essere eliminati attendendo nel corso di poche settimane, abbassando le dosi del litio o tramite un uso equilibrato di thiazide che è un diuretico (pillole) come ad esempio il Diuril, da usare sotto controllo medico.
•Incontinenza urinaria (Si verifica in alcune donne. Il fenomeno può essere affrontato da una riduzione della dose di litio o tramite la somministrazione di anticolinergici sotto il controllo medico.
Questi effetti collaterali sono abbastanza comuni e si verificano nel 40 percento di coloro che assumono questo farmaco. I sintomi di solito si verificano all'inizio del trattamento e possono apparire per la prima volta anche dopo mesi o anche anni. Questi sintomi non destano molte preoccupazioni, ma possono essere un segnale che indica un cambiamento del livello di litio nel sangue.

Quali sono i rischi che corre chi assume troppo litio?
Fatta eccezione per una somministrazione elevata in una unica dose, l'avvelenamento di litio o l'intossicazione di solito avviene gradualmente. I segni di una intossicazione indotta dal litio includono la perdita dell'appetito, vomito e diarrea, fatica, pallore, stato confusionale, difficoltà nel perlare, contrazioni muscolari e grave indebolimento fisico.
L'avvelenamento da litio si verifica raramente sotto controllo medico ed è importante conoscere questi sintomi per affrontare la situazione. Le intossicazioni più gravi possono indurre in stato confusionale, colpo apoplettico, coma ed anche la morte. Appare ovvio che il paziente non può aumentare autonomamente la dose di litio prescritta quotidianamente senza aver consultato prima il proprio medico.

Quali problemi possono verificarsi assumendo altri farmaci insieme al Litio?
Tutti coloro che assumono il litio, specialmente per lungo tempo, possono aver bisogno di utilizzare altri farmaci nello stesso momento. Possono essere utilizzate altre sostanze in supplemento al lito per trattare i disturbi dell'umore o possono essere utilizzate in modo casuale con il litio per trattare alcune condizioni cliniche particolari.
Litio e antidepressivi: Le persone che soffrono di disturbi bipolari possono qualche volta aver bisogno di assumere dei farmaci antidepressivi durante la loro depressione. Alcuni studi clinici abbastanza recenti consigliano un uso molto cauto di queste sostanze. L'uso di antidepressivi induce in alcune persone l'ipomania o la mania e nel tempo la frequenza dei cicli può aumentare. Si consiglia un attento monitoraggio ed un uso ristretto degli antidepressivi i solo per limitati periodi di tempo.
Litio e farmaci antipsicotici: Il litio viene qualche volta utilizzato in congiunzione con i tranquillanti maggiori (Mellaril, Thorzine, Proxilin, Haldol e Navane) o le benzodiazepine (Farmaci basati sul Valium, come Klonopin e Ativan), specialmente nelle fase iniziati del trattamento di una mania acuta. Queste due classi di farmaci sono state utilizzate insieme con sicurezza in migliaia di pazienti e per molti anni.
Litio e diuretici (pillole per la pressione alta): l'eliminazione di litio dal corpo è collegata alla eliminazione di sodio attraverso i reni. Molti diuretici alterano l'eliminazione del sodio e del litio. Un decremento di sodio nella dieta può essere potenzialmente pericoloso e provocare un aumento del litio nel sangue. Vanno evitate delle variazioni eccessive nell'uso di sodio (sale). Le diete basate sull'uso ridotto di sale, specialmente in combinazione con i diuretici, possono provocare una ritenzione di litio ed indurre una intossicazione.
Questi diuretici sono prescritti dai medici generici o internisti ed è importante che il paziente e il medico siano a conoscenza di queste interazioni. Il litio non può essere interrotto quando i farmaci diuretici sono utilizzati, e la dose prescritta potrà essere ribassata a livelli di sicurezza per mantenere un campo d'azione terapeutico.

Ci sono altri motivi per non assumere il litio?
Il litio può essere dannoso durante lo sviluppo fetale. Se ne sconsiglia l'utilizzo durante l'inizio della gravidanza. Le donne che intendono iniziare una gravidanza o quelle che si accorgono di essere in gravidanza mentre utilizzano il litio dovrebbero dirlo al loro medico immediatamente e fermare il trattamento. Allo stesso modo una madre non dovrebbe alimentare il proprio neonato se sta assumendo il litio.
Se il medico consiglia che non è sicuro interrompere il litio durante la gravidanza, la dose dovrebbe essere ridotta ad un livello più basso possibile in modo da consentire uguali benefici terapeutici. Siccome il litio può indurre dei cambiamenti durante la gravidanza o il parto, è necessario determinare la dose di litio nel sangue con una certa frequenza. Grosse fluttuazioni di concentrazione di Litio nel sangue della madre possono evitarsi con l'uso ripetuto di piccole dosi.

Ci sono farmaci alternativi al litio?
Alcuni pazienti possono essere impossibilitati ad assumere il litio a causa degli effetti collaterali o delle controindicazioni. Per altri il litio può essere inefficace o può produrre risultati limitati. Per queste persone esistono delle alternative.
Gli studi portati a termine negli scorsi anni in Giappone e Usa dimostrano che due farmaci introdotti nel trattamento dell'epilessia, la carbamazepina (Tegretol) e il divalproex (Depakote) possono essere efficaci nella cura della mania acuta, dimostrando di avere proprietà antidepressive e prevenire nuovi episodi.
Un certo numero di pazienti che non hanno risposto alla somministrazione della sola carbamazepina, hanno ottenuto dei benefici con l'uso congiunto della carbamazepina e del litio.


Tratto da: Nami e Psiche2000, 1995

Commenti   

-1 #23 Stefania 2018-02-25 05:00
Salve a tutti ho scoperto da pochi anni di soffrire di ciclotimia una forma di bipolarismo, le malattie mentali si sottovalutano xche' non si vedono sono mali che ti mangiano l'anima!
+1 #22 Fanny 2016-10-19 13:03
Quello che trovo insopportabile di questa malattia è la paura di fare del male alle persone che ami. Negli stati misti io divento violenta, faccio male agli altri. Ma non sono io. È la malattia. Una forza bruta si impossessa di me e il mio corpo lotta per non cedere ma a volte non ce la fa. Quello mi fa più paura di tutto, colpire le persone che amo.
#21 Salvatore 2016-10-14 22:18
Ho cinquantuno anni e da cinque anni assumo il carbolithyum;tre capsule da 300mg ed una da 150 al giorno.Personalmente a livello mentale Nin e cambiato nulla.La mia vita era un inferno ed un inferno di solitudine resta. Mi arrabbio come prima,nuda e cambiato.La mia vita sociale è come quando avevo quindici anni.cioè completamente sociofobico.Sono molto arrabbiato con i miei psicologi i quali non capiscono un cazzo.
+1 #20 isaize 2016-09-16 01:08
Citazione rita piermatteo:
Citazione ATTANASIO:
ESSERE BIPOLARI SECONDO IL MIO PARERE ( escluso ovviamente singoli casi particolari )...
È SINONIMO DI;
IPERSENSIBILITÀ D' ANIMO...
IPERSENSIBILITÀ AFFETTIVA...
ELEVATA PERCEZIONE DEL MONDO REALE...
DISAGIO ALLA MONDANITÀ...
AMANTI DI SOGNI LUMINESCENTI...
CREATIVI E DISTRUTTIVI...
IPERATTIVI...
GIUNTI E DISGIUNTI...
IPERGENEROSI...
DEBOLI E FORZATAMENTE FORTI...
SERENI SENZA SERENITÀ...
ROMANTICI...
PACIFICI...
CONTRARIATI DI SE STESSI...
PARANOICI E MANIACALI DELL' EVIDENTE EVIDENZA...
REALISTICI E SURREALI...
INCASSATORI...
POLIEDRICI E LOGORROICI...
ANSIOSI E LAMENTOSI...
SCONVOLGENTI...
IRRECUPERABILI...
GNOSTICI...
SPIRITI ASPIRANTI...
DIFFIDENTI...
INTOLLERANTI ALL' IPOCRISIA...
AMANTI DELLA RICERCA DELLA VERITÀ...
AUTOANALISTI...
BAMBINI...
PERENNEMENTE BAMBINI...
ANACRONISTICI...
ETC... ETC... ETC...
DIMENTICAVO!!!
BELLI DENTRO... FUORI VA A FORTUNA!!!...
UN CALOROSO MIO ABBRACCIO A TUTTI I BIPOLARI, ACCOMPAGNATO DA STIMA E COMPLICITÀ!!!...
Attanasio Galante

:-)

sto preso bene pure io ..quidi ti appoggio :)
#19 antonio 2016-08-25 07:58
ancora una volta io non trovo risposta ai miei dubbi.
vorrei sapere su una donna di 150 mg aggetta da db grave come mai non si trova le aa cobncvntrazione plasmatica,ne 900 mg di litio ,nè 2000 mg di depakin.
conseguenza di 7 ricaute all'ann0.Qulache medico riedce a dirmi due parole sensate.Che:non c'è piu' niente da fare!!!!!!
-3 #18 Andrea 2016-06-07 16:25
Ogni qualvolta si affronta la questione della bipolarità o di un altro disturbo legato alla sfera psichiatrica ci si imbatte invariabilmente nei pregiudizi radicati delle persone poco informate.
Purtroppo in Italia ancora troppo spesso anche un certo numero di psichiatri non ha una formazione a 360°. Certo, le nozioni e la preparazione accademica sono impeccabile ma se poi manca lo strumento dell'umanità le conseguenze di ciò si faranno sentire.

Personalmente di psichiatri ne ho conosciuti diversi, alcuni si sono dimostrati delle vere e proprie frane da un punto di vista umano, altri spesso non sapevano neppure di quello di cui stavano parlando. In questi anni ha brillato solo una persona ed è stata colei che mi ha fatto prendere coscienza del mio disturbo bipolare.

Le persone comuni molto spesso portano dentro di se la convinzione che essere malati psichiatrici sia tutto sommato una scelta di comodo per ripararsi dalle sfide della vita.
Questo accade un po' perché il disagio mentale non è spesso visibile ed un po' per il conflitto che per decenni ha segnato il rapporto tra la psichiatria e la psicologia.
Oggi i pericoli di una psichiatria "fa da te" sono rappresentati dai nuovi media. Chiunque può aprire un blog o una pagina Facebook ed iniziare a distribuire bufale.
Nessuno vuol negare il sacrosanto diritto ad informarsi e esprimere il proprio parere, basta però rendersi conto che curarsi non è essere sconfitti. Curarsi non è sinonimo di debolezza ma bensì di coraggio, il coraggio di voler raggiungere una buona qualità di vita.

Giova ricordare che quando si decide di vincere il corpo diventa più reattivo ed è indispensabile mantenere uno stile di vita adeguato, sia dal punto di vista alimentare che di abitudini quali il fumo, l'uso di sostanze stupefacenti (vanno eliminate), gli alcolici e le bevande eccitanti.

In commercio esistono decine di libri ben scritti che aiutano i pazienti e i loro familiari ad affrontare le difficoltà legate al disturbo bipolare. Sono guide preziose, scritte da medici preparati in materia e che sarebbe bene fossero letti anche da molti psichiatri italiani.
#17 antonio 2016-04-12 18:39
A proposito di sali di litio,sono circa 10 anni che lo assumo, ma ultimamente ,sotto preescrizione medica , associo anche il selenio , il quale protegge la tiroide dal litio , il quale a lungo andare brucia la ghiandola tiroidea
+1 #16 Fulvio 2016-04-05 12:31
Assumo il litio da un anno pieno, ed ho raggiunto una stabilità senza cadere nel bipolarismo. Ho assunto un 8-9 chili, e non so se è la cura giusta. Vorrei smettere di assumere questo litio, sperando di poterla sospendere presto.
+6 #15 ambrogio 2016-03-01 17:14
Il litio?! perchè non me hanno prescritto subito?
Rispetto agli altri farmaci ha meno effetti collaterali, permette serenità e buonumore e, soprattutto, impedisce di "schizzare" senza sedare. Lo avessi preso ai primi sintomi di bipolarismo avrei risparmiato soldi e tempo in psicoterapie di utilità dubbia ed in farmaci, antidepressivi e neurolettici, che ti stroncano la vigilanza o ti forzano superficialmente l'umore facendoti apparire spesso inadeguato.
+10 #14 Jennifer 2015-12-05 08:02
Sì. Il litio è molto efficace a intorpidire il cervello, paralizzare le emozioni e disconnetterci dalla 'vita', dal nostro senso di sè e dalla creatività. Penso che possa essere 'salvavita', ma a quale costo per lo spirito umano? Ci sono altri modi per raggiungere una vita degna di essere vissuta. Una vita che non è definita da un esistenziale 'esserci fino alla morte' in attesa di esperienze estreme. Ci sono altre possibilità. Ci sono altri modi per vivere nel mondo che non richiedono l'intervento (o imposizione) di sostanze che alterano la mente che ci permettono di intorpidire il nostro dolore ma anche di farci vivere come uno zombie. Questa è stata la mia esperienza, comunque, per quello che vale. Un' esistenza libera dal litio è molto più degna di essere vissuta.

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