Cause biologiche

Un batterio la possibile causa

Esistono diverse ipotesi riguardo la possibilita' che il disturbo Bipolare ,come altri disturbi mentali, possa essere causato originariamente da un battere, da un virus, o anche da un parassita, iniziando dallo streptococco allo epstein-barr virus, al toxoplasma gondii. Il comune battere responsabile dell'infezione alla gola, e' responsabile di un disordine mentale denominato OCD (obsessive-compulsive disorder), a causa di una risposta "esagerata" del sistema immunitario che attacca alcuni tipi di cellule cerebrali e ne causa l'infiammazione.
 Lo stesso streptococco e' legato alla patologia conosciuta come PANDAS ( Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal infections).
Il germe Borrelia burgdorferi e' riconosciuto essere la causa del "Lyme disease", questo molto difficile da diagnosticare, e molte volte erroneamente diagnosticato come "disordine bipolare".

Parecchie varietà d'infezione cerebrale sono state riconosciute quale causa di stati " maniacali o depressivi".
Infezioni virali come lo Epstein - Barr (EBV) e lo Herpes Simplex (HSV) sono state associate con il bipolarismo.

Nel caso di EBV, i ricercatori non sono stati capaci di confermare che l'infezione è un passo necessario per lo sviluppo della depressione bipolare, ma dato che le casistiche documentano di molti pazienti che non hanno avuto nessun disordine bipolare prima d'infezione EBV, molti ricercatori considerano l'infezione EBV come una possibile causa all'origine della patologia.
Mentre c'è una connessione precisa tra infezione HSV e il ridotto funzionamento cognitivo in individui bipolari, non c'è nessuna solida prova che l'infezione HSV sia la causa del bipolarismo, anche se e' riconosciuto che il litio, la prinicipale cura medica per disordini di bipolarismo, inibisce la crescita di HSV (in test di laboratorio).(vedi  http://www.bipolaristicando.com/come-si-tratta-il-disturbo-bipolare/farmacoterapia/litio/).

GAP sindrome

Sindrome Intestinale e Psicologica (Sindrome GAP o GAPS) ™ è una condizione che stabilisce una connessione tra le funzioni dell'apparato digerente e il cervello. Questo termine è stato creato dal dottor Natasha Campbell-McBride, MD, MMedSci (neurologia), MMedSci (nutrizione umana) nel 2004 dopo aver lavorato con centinaia di bambini e adulti con patologie neurologiche e psichiatriche, come i disturbi dello spettro autistico, deficit di attenzione e iperattività (ADHD / ADD),  schizofrenia,  dislessia, disprassia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare e altri problemi neuro-psicologici e psichiatrici.

Per ulteriori informazioni sulla GAP sindrome, come si sviluppa e come trattarla in modo efficace con un protocollo nutrizionale si prega di leggere il libro di Dr Campbell-McBride "Gut and Psychology Syndrome. Natural treatment for autism, ADHD?ADD, dyslexia, dyspraxia, depression and schizophrenia ".

 

Fonte: http://www.gaps.me/

La malattia di Lyme

La malattia di Lyme è una minaccia per la salute di piccole popolazioni che vivono nel Nord-Est, gli stati del Mid-Atlantic, Wisconsin, Minnesota, e nel nord della California. I primi segni del suo attacco sono di solito non più di sintomi similinfluenzali. La malattia è grado, nel lungo periodo, di infliggere una varietà di altri danni fisiologici: dolori muscolari, artrite, infiammazione del cuore, forte mal di testa, rigidità del collo, o paralisi facciale.

Ora un nuovo studio aggiunge una malattia più a tale elenco: la malattia mentale.

Lo studio è stato condotto da Toma Hájek, MD, uno psichiatra del centro Centro Psichiatrico di Praga nella Repubblica Ceca, ed i suoi colleghi. Riportato nel American Journal of Psychiatry di febbraio 2002.

Fonte: Psichiatria Online

Sindrome metabolica

La sindrome metabolica (obesità, dislipidemia, ipertensione)

A cura di Giuseppe Ruffolo

Sebbene è noto che i pazienti con depressione e disturbo bipolare possono sviluppare successivamente una sindrome metabolica, anche iatrogena (cioè conseguente a terapie psicofarmacologiche ad esempio con antipsicotici atipici), tuttavia è poco studiata l’associazione inversa.

Alcuni ricercatori inglesi si sono proposti di approfondire questo argomento e per tale motivo hanno condotto una ricerca su 5232 (uomini e donne), di età compresa fra 41 e 61 anni ed affetti da sindrome metabolica. I partecipanti sono stati valutati con scale specifiche sia per la depressione che per la sindrome metabolica, per la prima volta fra il 1991 ed il 1993, quindi 6 anni dopo.

Dalle analisi statistiche effettuate sui dati a disposizione è emerso che la sindrome metabolica, in entrambi i sessi, si associava ad un rischio aumentato per lo sviluppo successivo di sintomi depressivi (odds ratio 1.38); in particolare è stato rilevato che erano predittivi di depressione valori elevati di trigliceridi, obesità viscerale e livelli bassi di colesterolo HDL.

I ricercatori hanno infine sottolineato che saranno necessarie ricerche ulteriori volte a chiarire se, la prevenzione della sindrome metabolica (in particolare l’obesità e la dislipidemia), possa effettivamente ridurre il rischio successivo di depressione.


Tratto da: Diabetes Care, Dicembre 2008.


Disturbo Bipolare e comorbidità mediche

I dati da raccolti sono da considerare ancora preliminari, tuttavia sembrano confermare l’elevata prevalenza di specifiche condizioni mediche generali nei pazienti affetti da Disturbo Bipolare. Alcune di esse, come molte patologie metaboliche, possono essere favorite da particolari abitudini alimentari,dallo stile di vita e dalle terapie farmacologiche.

Un dato interessante è rappresentato dall’elevata prevalenza di patologie fisiche che, almeno apparentemente, non sono correlate direttamente ad alterazioni comportamentali o abitudini patologiche, come il caso delle malattie autoimmuni o allergiche che, nei nostri pazienti, non sono correlate alla gravità di malattia, ma alla comorbidità con disturbi d’ansia, quasi a formare un sottotipo specifico di disturbo dell’umore.

Sul piano clinico, la questione della comorbidità fisica nei disordini affettivi merita una grande considerazione, vista la frequenza con cui le patologie fisiche affliggono i pazienti bipolari, e la grande influenza che possono avere sulle scelte terapeutiche e sulla prognosi a breve e a lungo termine di questi pazienti.

Immunologia e disturbo bipolare

Rashmi Nemade, Ph.D. Dombeck & Mark, Ph.D. - Agosto 2009

Il sistema immunitario è il sistema di difesa del corpo. Esso protegge l'organismo da minacce esterne come virus e batteri che causano le infezioni. Quando il corpo è oggetto di attacchi, le cellule immunitarie come linfociti T, linfociti B e le proteine ??immunitarie note come immunoglobuline attaccano i batteri o i virus, con l'intento di sconfiggere la malattia prima che possa radicarsi. In genere, l'osservazione di un aumento di cellule immunitarie e proteine ??è un'indicazione che l'organismo sta combattendo un'infezione. Diversi studi hanno descritto le fluttuazioni anomale nel sistema immunitario, che variano a seconda delle fasi del disturbo bipolare. Ad esempio, linfociti T e B, IgG (immunoglobuline G) e IgM (immunoglobuline M) sono in numero maggiore nei pazienti bipolari. Questa osservazione potrebbe portare a concludere che i corpi degli individui con disturbo bipolare stanno combattendo un'infezione. Ma non è chiaro se questi risultati siano la causa o il risultato di reazioni naturali del corpo ai picchi di umore oppure agli psicofarmaci. Oltre a misurare i componenti del sistema immunitario nello studio del disturbo bipolare, le infezioni sono state studiate per il loro possibile contributo a favorirne i sintomi.