Il dolore

Suicidio? Fermati a riflettere

 

 

firelover

"I pesci dimorano nell'acqua e considerano l'acqua il loro tesoro. Gli alberi crescono sulla terra e considerano la terra il loro tesoro. Gli esseri umani vivono grazie al cibo e considerano il cibo il loro tesoro. Il primo di tutti i tesori e` la vita stessa. E` scritto che nemmeno i tesori dell'intero sistema maggiore di mondi possono uguagliare il valore del proprio corpo e della propria vita. Persino tutti i tesori di un intero sistema maggiore di mondi non possono sostituire la vita."
(Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 997)


Cara amica, caro amico,

 

come sai, l'incidenza suicidaria in chi soffre di sindrome bipolare è alta, e se spesso i tentati suicidi sono solo un grido di aiuto e un 'voler essere fermati' per poter continuare a vivere, ci sono volte in cui il gesto viene accarezzato con ossessione e si pensa alla 'pianificazione' del proprio "progetto di farla finita" perchè vivere è diventato insopportabile.

 

Se hai pensato o stai pensando al suicidio, ti invitiamo a leggere queste parole che abbiamo voluto scrivere per te. Se il dolore che provi ti sembra troppo forte per essere sopportato, se tutto ciò che fai o vivi sembra aver perso ogni senso, se non riesci a vedere altra via d'uscita, fermati a pensare, anche pochi minuti, a ciò che vogliamo dirti.

 

Prima di tutto ricorda che la condizione in cui versa chi pensa al suicidio è una condizione passeggera, perchè ciò che in questo momento può apparirti insopportabile può non esserlo più a distanza di tempo. Molti di noi hanno sperimentato infatti il dirsi: "meno male che non l'ho fatto o che non ci sono riuscito quella volta" quando dopo tempo ci siamo sentiti in grande sintonia con la vita.

 

Vorremmo che tu tenessi a mente come una verità immutabile, che per chi soffre di sindrome bipolare il malessere che spinge a pensare, progettare e realizzare il suicidio risponde ad una visione deformata della realtà, percepita in maniera esasperata come esasperate sono le nostre emozioni. Il malessere che provi, pur forte nella sua violenza, non è che un'illusione, è come un miraggio nel deserto che all'improvviso, sfiorato con mano, scompare. La prima cosa che puoi fare allora è dirti: non ci credo, domani sarà diverso, è tutta un'invenzione della mia mente, un'allucinazione. E così farti il dono più prezioso: il darti tempo...

 

Tu che, forse paradossalmente e in certi momenti, hai sentito di amare profondamente la vita e di rispettarla molto più di molti che ti circondano, cosa puoi fare per uscire da questa trappola? Noi che lo abbiamo vissuto come lo stai vivendo tu, abbiamo pensato di dirti:

 

RESISTI, anche qualche ora, fino a quando quell'istinto, quella voglia passerà, perchè passa, te lo assicuriamo.

CHIEDI AIUTO SUBITO, non ti isolare e chiedi aiuto ad un parente, un amico, un conoscente o se preferisci ad uno sconosciuto, o rivolgiti ad un medico, se ancora non lo hai fatto. Parlare di come ci si sente è fondamentale. Puoi anche rivolgerti ad un gruppo di auto mutuo aiuto virtuale.  Infatti, scambiare con chi sa ascoltare empaticamente, tutti i pensieri e i 'discorsi' e 'progetti di morte' che ti vengono in mente, pronunciarli a voce alta (o anche solo digitarli su una tastiera) sapendo di essere compresi e non giudicati, aiuta ad "esorcizzarli".
UN PIEDE DIETRO L'ALTRO. Quando non stiamo bene abbiamo la tendenza a mettere tutte le nostre difficoltà insieme così da lasciarle divenire un enorme ed insormontabile problema da cui ci sentiamo schiacciati. Non è possibile risolvere tutti i tuoi problemi in un colpo solo. Affrontare le difficoltà una ad una permette, da una parte, di avanzare e dall'altra di ritrovare la speranza.

BILANCIA L'ISTINTO VITALE. Ammettiamo con noi stessi che la morte è qualcosa che esiste così come esiste la vita e noi, che siamo così bravi a stare sull'equilibrio dell'altalena della vita, cerchiamo di bilanciare in modo tale che l'istinto vitale prevalga. Soprattutto in quei momenti esaltiamo tutte le valide ragioni per andare avanti: gioiamo e soffriamo senza venir sopraffatti dall'uno o dall'altra delle emozioni.

C'è chi diceva: chi salva una vita salva il mondo intero.
Anche tu, aiutaci a salvarlo.