Ciao,
sono Fernando, un nuovo utente che ha voglia di parlare di sé.
Ormai ho 48 anni e posso guardare la mia vita retrospettivamente da una certa distanza, avendone una visione panoramica.
Pensando alla mia adolescenza e al resto della mia vita, mi sono accorto che quel che sembrava un unicum e un percorso libero è in realtà un caso da manuale di psichiatria.

Tutto: l'essere figlio di una madre psicotica, l'essere stato bocciato due anni alle scuole medie, la perdita di mio padre quando ero adolescente, le mie manie, gli attacchi di panico, il mio essere esuberante, la mia aggressività , i miei problemi cardiaci... tutto già era sintomatico e causa di quello che sarebbe accaduto dopo.
Mi sembra di aver fatto un percorso ad ostacoli che con varie opzioni alla fine portava, in anticipo o in ritardo, a un solo risultato: la malattia mentale conclamata.
Tutto sembra essere predeterminato. Questa considerazione ha fatto sì che adesso ho aderito alla terapia, mi sono rassegnato ad assumere lo Zyprexa, che prendo da oltre quattro anni, e ad accettare i suoi effetti collaterali. L'ho fatto per me, ma anche per mia figlia e per la mia famiglia.

Ps. Non ho intenzione di pormi come modello per quanto riguarda la soluzione terapeutica.