Bipolari famosi

Simona Izzo

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Due cose da un`intervista di Giulia Santerini per Capital Tribune a Simona Izzo.

Suo figlio Francesco la "stana" quando passa dai suoi stati d'animo di euforia alla disperazione, che sempre l`accompagna. A cosa è dovuta la sua disperazione?
Io sono stata una bambina molto felice, figlia di una madre e un padre meravigliosi, fisicamente, e anche molto giovani, molto vitali. Forse ho nostalgia di quella felicità perduta. Certo è che io che sono una bipolare: oggi parlo con te e i nostri ascoltatori, tra 20 giorni posso cadere in uno stato afasico, in cui non trovo le parole, sbaglio i verbi e voglio solo dormire. Alterno questi due stati d'animo: gioia involontaria, grande dolore involontario, perché questa è a mia depressione. Ma chissà che questa non sia la malattia. Chissà perché ero così felice di vivere da bambina. Comunque ho nostalgia di quella felicità.
Però con Francesco cerca di mascherare.
Io a volte vado a letto con le scarpe, perché non voglio svestirmi, perché fatico poi a rivestirmi, cado in una sorta di imbarbonimento. Se arriva mio figlio mi vesto, mi trucco, mi pettino, però lui rintraccia nei miei occhi quella assenza di voglia di vivere, quel cupio dissolvi, ecco io sento, ma molti ascoltatori mi capiranno, il desiderio di dissolvermi, di non esserci, che è una sensazione orribile. Ma vi garantisco che quando passa e io entro in quella gioia involontaria che non so perché è quella dei bambini che si svegliano e dicono "Ciao! Sono felice!" e tu non capisci perché, allora c’è una botta di endorfine che non so da dove mi viene. Nessuno può essere più felice di me.
Come si cura?
Non vado mai in una clinica, mi curo dormendo, stando a letto. Però siccome so che dopo tornerò a quella gioia, aspetto la grazia, l'annunciazione, Simona stai per tornare su. Un amico in un mio momento di grande euforia, dunque di grande esibizionismo, mi ha detto : ‘Simona bisognerebbe levarti il sangue e spacciarti’. La verità è che ci sono molti bipolari, molti si curano, prendono il litio, altri resistono come me. A volte per uscirne io vado in ospedale tra le 4 e le 5 del pomeriggio, qualcuno mi riconosce, mi fermo dai malati e succhio il loro dolore, mi fa bene, mi fa bene dargli amore e la mia energia e ogni tanto mi riprendo facendo così, dunque devo sapere che la vita può finire per amarla.

Simona Izzo
Roma, 22 aprile 1953, attrice e doppiatrice, regista, sceneggiatrice. Sposata con l'attore Ricky Tognazzi, figlia dell'attore e doppiatore Renato Izzo.
Sin dalla più tenera età, infatti lavora come doppiatrice. Il doppiaggio le farà vincere il Nastro d'argento nel 1990 per aver dato la voce al personaggio interpretato dall'attrice Jacqueline Bisset nel film “Scene di lotta di classe a Beverly Hills”.
In seguito comincia a recitare, infatti si fa conoscere al grande pubblico come attrice, tra i film interpretati ricordiamo: In camera mia (1992) diretto da Luciano Martino, Prestazione straordinaria di Sergio Rubini (1994), Simpatici e antipatici di Cristian De Sica (1997).
Successivamente cura anche la sceneggiatura di diversi film come Piccoli equivoci, Ultrà, La scorta, Vite Strozzate (1995) e Canone inverso (2000) di Ricky Tognazzi e Commedia sexy (2001) per la regia di Claudio Bigagli.
Il suo esordio nella regia è con la sorella Rossella, nel 1986, con un Film Tv, Parole e baci.
Nel 1994 dirige Maniaci sentimentali, una divertente commedia sul matrimonio che le vale il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Del 1997 è l'ultimo film da lei diretto Camere da letto che vede protagonisti Diego Abatantuono e Maria Grazia Cucinotta, film nel quale si ritaglia anche una parte interpretando il personaggio di Margherita.


(tratto dal sito www.zam.itArticolo interamente copiato dal medesimo post in  http://ibipolari.splinder.com