Bipolari famosi

Hemingway (Ernest& Gregory)

hemingway

Lo scrittore Ernest Hemingway era "bipolare"

Lo afferma il nipote John Patrick che ha finito di scrivere un libro sulla vita della sua famiglia e che ieri era al Bauer. Di Ernest Hemingway dissero molte cose e se alcuni affermarono che era omosessuale altri dissero che era un manipolatore dei lettori, e altri ancora che era soltanto un alcolizzato che aveva avuto fortuna.

Cosa le piace di suo nonno Ernest Hemingway?
"Era uno scrittore favoloso. Mi dispiace solo non averlo conosciuto. E' morto quando avevo 11 mesi".

Forse dai racconti di suo padre però si è fatto un'idea del carattere di suo nonno..
"Sì, certo. Mio padre, Gregory, aveva un'ammirazione per il lavoro di mio nonno. Mi diceva: John, devi imparare a scrivere ogni giorno".

Ha in serbo delle novità editoriali?
"Beh.. sì e adesso una casa editrice sta prendendo in considerazione il mio libro e fra un paio di settimane spero di sapere cosa ne pensano. Intanto hanno letto tre capitoli. Aspettiamo".

L'argomento?

"La vita della mia famiglia e di questo rapporto tra Gregory e Ernest."

Come mai ha deciso di scriverne?
"Ho avute queste lettere da mio padre, lettere inedite, che aveva scritto a mio nonno. Anche se le lettere di mio nonno erano già state lette, studiate da professionisti, quelle di mio padre non erano state considerate, tranne che da mio fratello".

E' un libro unico nel suo genere?
"Direi di sì. Perché è diverso dagli altri e parla di come questi due uomini erano simili. Potrebbe sembrare una cosa normale. Potrebbe essere considerato un rapporto tra padre e figlio".

Cioé?
"Mio nonno aveva questa immagine di grande scrittore e di un uomo: macho, pescatore, cacciatore. La gente non sa che c'era anche un altro lato di lui".

Un aspetto nuovo...
"Cerco di approfondirlo. Alla fine della sua vita mio padre è diventato un transessuale e, facendo una ricerca, ho visto che gli studiosi vedono un Hemingway molto più moderno, non solo macho ma anche femminile, che ricercava il senso di essere femminile".

Cosa è strano?
"Il fatto che il protagonista è una donna che vuole sentirsi più femminile, con i capelli più lunghi. Io in questo vedo lui: Ernest. Eppoi il mio libro parla della mia famiglia che è forgiata dalle donne. Ernest da sua madre Grace e mio padre dalla seconda moglie di Ernest: Pauline. Questi due uomini vivono una sessualità ambigua e non sanno da che parte stare. Ernest faceva tutte quelle cose ma era anche qualcos'altro".

Perché scrivere questa storia?
"Perché è la mia vita, perché volevo essere onesto e lo volevo fare per mio padre che ha sofferto tantissimo, per tutta la sua vita e si è sempre tenuto dentro questo. Quello che non sapevo era che mio padre e Ernest erano simili. E questo l'ho capito quando sono anch'io diventato padre".

E poi..
"E, alla fine scoprire che erano entrambi bipolari e venire a sapere che di questa malattia genetica soffriva anche il mio bisnonno".

Intervista attinta QUI Articolo interamente copiato dal medesimo post in  http://ibipolari.splinder.com

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