Stabilizzatori

Oxcarbazepina (Tolep)

tolep_structLa disponibilità di nuovi farmaci antiepilettici ha permesso di ampliare l’armamentario terapeutico a disposizione per il trattamento dei disturbi dell’umore. Alcuni farmaci antiepilettici come la carbamazepina e il valproato sono entrati nell’impiego comune ed hanno affiancato il litio nel trattamento della mania, degli stati misti e nella profilassi delle ricadute.

Carbamazepina (Tegretol) è stato il primo antiepilettico introdotto in questo contesto e ha dimostrato di poter rappresentare uno dei principali strumenti terapeutici nei pazienti affetti da disturbo bipolare Tuttavia il problema delle interazioni farmacologiche e degli effetti collaterali rappresenta spesso un limite al suo utilizzo.

Oxcarbazepina (Tolep) è un nuovo farmaco antiepilettico, simile per struttura chimica a carbamazepina, ma con un migliore profilo di tollerabilità e maneggevolezza (Beydoun, 2002). Diversamente da carbamazepina il metabolismo dell’oxcarbazepina è indipendente dal citocromo P450; si lega inoltre in bassa percentuale alle proteine plasmatiche con conseguenti scarse interazioni con altri farmaci. Queste caratteristiche rendono l’OXC un farmaco più maneggevole , con minori interazioni farmacologiche, un migliore profilo di tollerabilità e una minore neurotossicità.

 

L'oxcarbazepina (Tolep) è un analogo della carbamazepina (Tegretol) con un gruppo chetonico in posizione 10: è essenzialmente un profarmaco che nell'organismo è rapidamente e completamente ridotta nel suo metabolita attivo (10,11-diidro-10-idrossi-carbamazepina; MHD) che si pensa sia responsabile dell'attività anticonvulsivante della oxcarbazepina.

Paragonata alla carbamazepina, la oxcarbazepina sembra essere meglio tollerata. Gli effetti collaterali più comuni, conseguenti all'uso della oxcarbazepina sono sonnolenza, vertigine, cefalea, rush cutanei e nervosismo.

Per quanto riguarda le funzioni cognitive l'oxcarbazepina sembra presentare una minore compromissione delle funzioni cognitive rispetto alla carbamazepina.

Gli effetti collaterali sistemici della oxcarbazepina comprendono l'iponatriemia che è molto più comune con questo farmaco che non con la carbamazepina.

(ndr: per iponatriemia o iposodiemia si intende una sodiemia - natrium in latino - inferiore a 130 mmol/L, ossia una carenza di sodio come metabolita dell'organismo. La sodiemia è fortemente correlata all'equilibrio idrico dell'organismo, per cui, in linea generale, una sua riduzione è spesso conseguenza di una diminuita escrezione renale di acqua mediata dall'ADH, vale a dire di un effetto antidiuretico).

L'iponatriemia è tipicamente lieve e reversibile, ma tende ad aggravarsi all'aumentare della dose. È quindi sicuramente necessario un regolare monitoraggio della natriemia (ndr: controllo del sodio nelle analisi del sangue) nei pazienti che assumono oxcarbazepina.

Durante il trattamento cronico con carbamazepina è stato effettuato il monitoraggio dei parametri ematologici e della gamma-glutammil-transferasi (gammaGT) e si è visto che la carbamazepina determina una riduzione del numero delle cellule ematiche ed un aumento del volume corpuscolare medio e della gammaGT. La sostituzione con oxcarbazepina ha prodotto una graduale normalizzazione dei parametri ematologici sopra riportati.

Il principio attivo di Tolep non mostra autoinduzione: la farmacocinetica dell'oxcarbazepina e del suo metabolita farmacologicamente attivo non cambia dopo somministrazioni ripetute.


Non è evidenziabile alcuna influenza di Tolep sul tracciato EEG (ndr: elettroencefalogramma). Tolep è adatto sia in monoterapia che in combinazione con altri antiepilettici (es valproato, fenitoina).

 

Allo scopo di valutare di valutare l’efficacia e la tollerabilità di oxcarbazepina riportiamo i risultati di uno tra i tanti studi condotti in pazienti con diagnosi di disturbo bipolare di tipo I, secondo i criteri del DSM IV, resistenti al trattamento con litio.

I risultati di questo studio evidenziano che oxcarbazepina in add-on è sicura e un efficace stabilizzante del tono dell’umore: tutti i pazienti sono infatti risultati responder al trattamento (miglioramento score YMRS e HAMD >50%,).

Sono già stati riportati in letteratura evidenze cliniche delle proprietà antimaniacali di oxcarbazepina; non vi sono invece ad oggi evidenze dell’efficacia antidepressiva del farmaco. Ghaemi inoltre nel suo studio aveva riscontrato una scarsa efficacia antidepressiva; al contrario nel citato studio i pazienti depressi hanno risposto positivamente al trattamento con oxcarbazepina confermando gli effetti simil-depressivi osservati nel modello animale (Dietrich, 2001).

Nel corso dello studio è stato inoltre possibile semplificare il regime farmacologico dei pazienti riducendo il dosaggio e talora sospendendo i farmaci concomitanti (antipsicotici, benzodiazepine e antidepressivi).

 

 

 

BIBLIOGRAFIA: l'autrice ha consultato le migliori fonti internet da lei reperite, che sono troppe per essere citate. Quanto qui presentato è un sunto delle informazioni già pubblicate. L'autrice utilizza questo farmaco dal 1998 dopo aver sperimentato altri stabilizzatori dell'umore e può testimoniare la sua individuale efficacia e la personale assenza di effetti collaterali. Per eventuali contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.