Società

Costi del Disturbo Bipolare

 

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I COSTI DELLA DEPRESSIONE E DEL DISTURBO BIPOLARE  NEGLI USA, INGHILTERRA E ITALIA

 

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia inabilitante al mondo dopo le malattie cardiovascolari.
Ciò comporterà un enorme impatto di natura economica,sociale e individuale.

L'articolo che segue trascura i costi sociali e individuali e si limita a presentare una visione di sintesi circa l'impatto economico globale di depressione e disturbo bipolare negli Stati Uniti,Inghilterra e una stima per l'Italia.
Negli Stati Uniti sono state realizzate tre ricerche,
Stati Uniti:
prima ricerca, dati del 1990.
seconda ricerca, dati del 2000
terza ricerca, dati del 2003 
in Inghilterra una.
I dati della prima ricerca non sono presentati; sono stati usati solo come comparazione con i dati del 2000.
La seconda ricerca,come la prima, è stata effettuata da una società di consulenza di Boston, la Analisys Group Inc, con la collaborazione delle Università di Harvard e del Michigan. Sono state prese in considerazione, depressione, disturbo bipolare, (e anche distimia).

I costi di seguito riportati sono relativi all'anno 2000.

  • Costi economici globali negli USA : 83,1 miliardi di dollari
    di cui
  • Costi diretti per il trattamento (cure osped.+farmaci) : 26,1 " " (31%)
  • Costi dei suicidi : 5,4 " " (7%)
  • Costi legati al posto di lavoro : 51,5 " " (62%)


I costi dell'anno 2000 rispetto a quelli del 1990 sono così variati:costi diretti per il trattamento (+5.7%), costi dei suicidi (-0,6%), costi legati al posto di lavoro (-5,1%).
Va annotato che nel corso del decennio 1990-2000 il costo dei farmaci è quintuplicato ed è passato da circa 2 miliardi di dollari a oltre 10miliardi .Questo dimostra come sia cresciuta la forza di penetrazione commerciale delle multinazionali farmaceutiche e come ormai i pazienti si siano trasformati in un immenso mercato di "consumatori".
Per ciò che riguarda i costi legati al posto di lavoro essi sono distinti in due categorie: costi per assenteismo e costi per presenteismo.
I primi si riferiscono alle giornate di lavoro perse e i secondi alle giornate di lavoro in cui i pazienti sono stati presenti sul posto di lavoro ma con ridotte capacità produttive.Ciò che risulta paradossale è che il peso maggiore dei costi non è dovuto alle giornate di assenteismo ma a quelle di presenteismo che rappresentano ben l'80% del totale dei costi.
Atttualmente,dati del 2006, si stima che il costo globale di depressione,disturbo bipolare e distimia, sull'economia americana sia salito a 100 miliardi di dollari.
Per completare il quadro si riportano i risultati della terza ricerca ,effettuata da diverse università americane tra cui Harvard e dalla società Analysys Group Inc.,per stimare l'impatto economico del solo disturbo bipolare negli USA.La ricerca è stata effettuata su incarico del NIMH(National Institute of Mental Health) .
La ricerca,pubblicata anche sull'American Journal of Psychiatry nel settembre 2006,fa ammontare a circa 14 miliardi di dollari il peso del disturbo bipolare sull'economia americana.Inoltre è stato realizzato un paragone tra giornate di lavoro perdute dai bipolari e dagli unipolari.La studio evidenzia che le assenze dal lavoro dei bipolari sono in media di 65 giorni all'anno ,mentre quelle degli unipolari sono 27 giorni all'anno,per un totale di 96 milioni di giornate di lavoro perdute dai bipolari e 225 milioni dagli unipolari.Per valutare questi dati bisogna ricordare che i bipolari rappresentano l'1% della popolazione USA(3milioni circa) mentre i lavoratori unipolari rappresentano il 6.4%(20 milioni circa) .
Per quanto riguarda i dati dell'Inghilterra ,riferiti alla sola depressione tra gli adulti,i costi totali sono saliti da 3.5 miliardi di sterline del 1990 a 9.0 miliardi nel 2000 ,con 370 milioni di sterline di costi diretti per il trattamento,110 milioni di giornate di lavoro perdute e 2615 suicidi.
Se si rapportano i dati degli Stati Uniti all'Italia considerando le due popolazioni (circa 300 milioni USA,circa 60 milioni Italia) l'impatto economico globale sul nostro paese, di depressione,disturbo bipolare e distimia,si può stimare in circa 15 miliardi di euro all'anno,vale a dire una finanziaria media.
Per il solo disturbo bipolare, in Italia, si possono stimare circa 2.5 miliardi di euro all'anno.
Le cifre riportate sono la sintesi di un vasto insieme di dati che dimostrano l'imponente portata macroeconomica del fenomeno.
Ci si augura che le autorità italiane competenti,quali l'Istituto Superiore di Sanità , per esempio, si decidano a compiere una ricerca simile a quelle americane.

 

 

Blackdog


Fonti ed approfondimenti
Per il testo completo della seconda ricerca
Per una sintesi della terza ricerca
Per una sintesi della ricerca inglese

Una interessante lettura è anche l'articolo:L'economia del disagio mentale -A colloquio con l'economista Richard Layard, convinto che l'obiettivo dell'economia sia ridurre la sofferenza e migliorare la qualità della vita. (Di Paola Emilia Cicerone ) Mente&Cervello, febbraio 2010, n.62