Bipolari famosi

Maurice Benard

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Maurice Benard nasce a San Francisco, da genitori nicaraguensi e salvadorensi, ed a 20 anni inizia la carriera di fotomodello ed indossatore.

Si dedica al teatro per passione, e dal podio del teatro passa alla celebre soap “General Hospital”. Del suo ruolo nella soap, quello di Sonny Corinthos, dichiara:-“ È il ruolo che meglio posso interpretare, perchè Sonny è imprevedibile, non sai mai un minuto prima cos`è che stà pensando o pianificando per il minuto dopo. È un uomo perennemente in conflitto con se stesso, che mantiene un`ineccepibile calma apparente, costi quel che costi”

Maurice Bernard per il ruolo di Sonny in general Hospital ha vinto l`Emmy Award nel 1997.

Maurice non si è mai vergognato del disturbo bipolare da cui è colpito, ne ha sempre parlato apertamente.

All`età di 22 anni ha subito il primo ricovero in clinica psichiatrica, senza che ci fosse stata ancora la diagnosi, quindi in prima istanza si pensò ad un`intossicazione da alcool od ad un abuso di droghe. Fu dimesso, senza che nessuno riuscisse a formulare diagnosi di sindrome bipolare.
Qualche tempo dopo durante un`intervista alla ABC-TV Maurice rivela la diagnosi di bipolarismo, fattagli dal suo psicanalista.
Maurice si dice sereno, perchè  se la malattia è indubbiamente seria, essa è anche ottimamente curabile.

Infatti stà assumendo litio, che, tranne  due episodi iniziali in cui il dosaggio purtroppo doveva ancora stabilizzarsi, elettivamente adesso può definirlo come il medicinale che l'ha salvato.
Maurice Benard è testimonial dell'associazione nazionale per la salute mentale, e ritiene fondamentale evidenziare quanto gli è accaduto.

Nel frattempo si è sposato, vive in California, ed ha due figlie.


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Mariette Hardley

mariette_hardleyMariette Hardley nel 2003 firma un contratto con la casa farmaceutica GlaxoSmithKline, produttrice del Lamictal, con oggetto una campagna pubblicitaria dello stesso, affinchè al pubblico fosse reso noto che la vita può tornare ad essere equilibrata, qualora la diagnosi di disturbo bipolare venisse seguita da una idonea terapia. Mariette è una socia fondatrice dell`associazione americana per la prevenzione del suicidio.
La sua famiglia è una costellazione di persone affette da sindrome bipolare.
Nel 1958 lo zio di Mariette si levò la vita. Il padre si uccidette nel 1963, e poco tempo dopo ci provò anche la madre.  Nel 1998 Mariette perde un cugino al quale era assai legata, anche lui lottava con il disturbo bipolare.
Da giovanissima Mariette ha sofferto d`ansia sociale e di una forma di ipersessualità, iniziò a bere già a 14 anni, e si definisce “palesemente un`alcolizzata fin dall`inizio”.
La diagnosi di depressione grave le viene formulata nel 1994, per via di un tentato suicidio. Le furono così prescritti antidepressivi che evocarono la forma maniacale.
La prima diagnosi che le fu fatta comunque, riguardava ADD, solo poi si convenne che di ditsurbo bipolare si trattava.
Afferma: - “Il disturbo bipolare è qualcosa di mio, ed ho grosse difficoltà a parlarne. Rompere il silenzio su questo argomento mi ha causato uno squasso, sono precipitata in una sorta di depressione, da sola, io, conforntandomi ossessivamente sul volerne parlare oppure no. Alla fine ho deciso che informare il mondo, educarlo alla comprensione, è la cosa più importante.”

La carriera cinematografica di Mariette Hartley inizia da protagonista in “Ride the High Country (1962), eppure raggiunge la popolarità grazie alla pubblicità della Polaroid insieme a James Garner. Vinse nel 1978 un Emmy per l`apparizione in The Incredible Hulk.

La sua voce, calda e molto particolare, ed il suo aspetto attraente le hanno procurato una grande varietà di ruoli. Accanto alla professione di attrice e di formatrice del disturbo bipolare è madre, la Hartley ha 2 figli.

“Se stai facendo la terapia giusta per te, per l`amor di Dio stattene tranquillo e che non ti venga in mente di cambiarla.” ha dichiarato all`USA Today “però se la terapia non funziona corri immediatamente dallo psichiatra e fatti trovare quella giusta.”
By Annie Oakgiraffes  The Tall Giraffe Among the Mighty Oaks

I film di Mariette Hardley:
Il Mio Amico Scongelato (1992)
Il Silenzio Nel Cuore (1984)
O'Hara's Wife (1982)
Il Ritorno Dell'Incredibile Hulk (1979)
I Magnifici 7 Cavalcano Ancora... (1972)
Il Pirata Dell'Aria (1972)
Vampire Story (1971)
Abbandonati Nello Spazio (1969)
Barquero (1969)
Marnie (1964)



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Linda Hamilton

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Linda Hamilton nasce il 26 settembre 1956, ed è nota per le interpretazioni in Grano rosso sangue (1984) Terminator I, II, e III, La Bella e la Bestia, Dante`s Peak e Smile (2005).
Viene diagnosticata come affetta da disturbo bipolare già durante la sua adolescenza. Rifiuta qualsiasi terapia fino al compimento dei 40 anni.
Nel 1997, intervistata da Luaine Lee, afferma di assumere antidepressivi, e di essere costeretta ad assumerli per tutta la vita. Aggiunge di essere perfettamente in grado di gestire i picchi euforici della sua patologia, anzi, di viverli egregiamente, soprattutto dal punto di vista professionale.
Però Linda dice anche di aver raggiunto un grado di consapevolezza per il quale sa, che a questi apici creativi, magnifici, segue il niente più assoluto, dal quale è impensabile rialzarsi con le proprie forze.
Un biografo ha rilevato che il padre di Linda, morto in un incidente stradale quando Linda aveva appena cinque anni, era stato diagnosticato come affetto anche lui da disturbo bipolare. Anche la sorella gemella di Linda, Leslie, è affetta dal disturbo.


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Kurt Cobain

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Questa è la sua lettera d`addio:

Da Boddah
Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso.Questa lettera dovrebbe essere semplice abbastanza semplice da capire.
Tutti gli avvenimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribelmente colpevole.
Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per freddy Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti ne nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente e quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%.
A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino.
Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perchè non ti diverti e basta? Non lo so!
Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia tutte le persone che incontri perchè tutti sono buoni e nessuno ti farà del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances una miserabile, autodistruttiva rocker come me.
Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perchè a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perchè io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente.
Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo stravagante, lunatico, bambino! E non ho piu nessuna emozione, e ricordate, e meglio bruciarsi in fretta che spegnersi lentamente.

Pace, Amore, Empatia.
Kurt Cobain

Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.
Ti prego Courtney continua così, per Frances.
Per la sua vita, voglio che sia felice senza di me.

VI AMO, VI AMO



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Jean Claude Van Damme

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Jean-Claude Van Damme afferma di aver compensato la sua depressione bipolare con l`allenamento, fin dai primi anni della carriera. Ogni volta che smetteva l`allenamento ricadeva in uno stato di prostrazione, dove niente e nessuno potevano renderlo allegro.
L`attore di origine belga si è sposato ben 4 volte nel giro di soli 10 anni (1984-1994).
Nel 1996 accetta di prendere parte ad un programma specifico di riabilitazione psicologica, della durata di alcuni mesi, ma dopo una sola settimana se ne stanca e l`abbandona.
Purtroppo non si rivela un gesto utile, perchè l`anno successivo, nel 1997 cade in una tale depressione da meditare seriamente sul suicidio.
Viene diagnosticato come affetto da disturbo bipolare a cicli rapidi, e gli viene impostata una terapia a base di Sodio Valproato.
Per Van Damme è la rinascita...infatti, intervistato, dice che da quando assume questo farmaco ha finito di soffrire, di provare confusione e di massacrarsi inutilmente.
Ma cos`è stato che ha salvato l`attore appena in tempo dal suo istinto auto-distruttivo?
Van Damme dice che la cocaina di cui ha abusato per anni non gli ha fatto mai davvero male, ma che i motivi che lo portavano ad abusarne, quelli sì, che ne sono stati responsabili.

Jean-Claude Van Varenberg nasce in Belgio, a Sint-Agatha Berchem nel '60.
Lasciata la scuola all'età di 16 anni, dopo aver vinto l'European Professional Karate Association's nella sua categoria, decide di cercare il successo negli Stati Uniti.
Per le sue straordinarie doti nelle arti marziali diventa presto il protagonista di ormai famosissimi film d'azione: il successo gli sorride e la sua attività si rivela molto intensa, così come la sua fama di latin-lover.

Nell'84 sposa Maria Rodriguez dalla quale divorzia molto in fretta per sposarsi due anni dopo con Cynthia Derderian.

Il suo primo film importante è "Senza esclusione di colpi" nel quale interpreta il ruolo di Frank Dux, un campione di arti marziali realmente esistito, seguito poi dal mitico "Kickboxer", "Lionheart: scommessa vincente", "Double impact", "I nuovi eroi" e "Street fighter" tratto dal notissimo videogioco.
Intanto continuano i tormenti nella sua vita privata e dopo il divorzio con la Derderian si sposa con l'attrice Gladys Portugues dalla quale divorzia nel '93.

L'anno successivo si sposa con Darcy LaPier dalla quale (tanto per cambiare) divorzia dopo che lei l'ha denunciato per abusi sessuali.

Nel '96 entra in una clinica di disintossicazione e nel '97, completamente ristabilito e nuovamente in perfetta forma, si sposa con una ex moglie, Gladys Portugues, dalla quale avrà due figli.
Fanno parte della sua filmografia "Colpi proibiti", "Accerchiato", l'ottimo "Timecop" che ha anche riscosso un grande successo al box office e non solo nell' homevideo, il violentissimo e spettacolare "Hard target" diretto dal maestro dell'action movie John Woo, scoperto proprio da Van Damme durante le sue tournee esplorative nell'Estremo Oriente e presentato alla Hollywood che conta.
I suoi film sono ricchi di violenza e azione, soprattutto i primi mitici film, e Jean Claude si impegna moltissimo nel suo lavoro, non solo di attore ma anche di produttore, regista e sceneggiatore, tanto che si reca spesso a Hong Kong per migliorare le sue tecniche nelle arti marziali, scoprire nuovi talenti e attingere a nuove storie.
Vederlo esibirsi nella sua celebre spaccata è sempre un grande spettacolo...
Jean Claude è l'assoluto protagonista dei film d'azione moderni sulle arti marziali, ed il suo successo e la sua fama sono dovuti spesso esclusivamente alle sue capacità e al suo grande impatto visivo, non essendo i suoi film mai supportati da grossi budget o da grosse sponsorizzazioni. Anche per questo, ad Hollywood ha suscitato sempre sia grandi invidie che grandi amori.

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