La depressione

Una guida alla depressione vista da dentro

altNon guardarci mai come i rifiuti inutili che noi pensiamo di essere.
In quest'articolo riporto l'esperienza del Dr. Ricardo Rozados che si trovò, suo malgrado, nel doppio ruolo di psichiatra e paziente.

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Mi chiedo se vi sentite cosi inadatti e a disagio come me quando trattate pazienti depressi. O come mi sentivo prima di occupare io stesso involontariamente il divano di uno psichiatra, un divano che non ho lasciato negli ultimi 5 anni, salvo per riposare un po' o prendere qualche tazza di tè. E stato così che, contravoglia, sono arrivato ad ottenere una visione dal di dentro dalla depresione.
Nel percorso di questa "magnifica esperienza avanzata"nella Depressione, ho scoperto gli errori che altri medci hanno comesso nel trattarme e che ho corretto nella mia pratica quando seguo dei pazienti con depressione.
L'oggetto di questo articolo è condividere questa esperienza.

Nonostante io soffra di disturbo bipolare, continuo a lavorare senza problemi come medico generale anche abbastanza imbottito di medicine. I miei colleghi e buona parte dei miei pazienti conoscono il mio segreto nascosto, ma continuo ... prescrivendo amoxicilina come i più.

E il mio gruppo di pazienti preferito e più gratificante sono i depressi.

Cosa si sente quando si è depressi.

La persona depressa poche volte si lamenta per il fatto di essere depressa. E' la depresione principalmente un disturbo affettivo?
Nella mia esperienza personale e medica, l'umore basso è presente con meno frequenza che la mancanza di motivazione e d'interesse. Niente vale la pena, nè in un momento determinato, la vita stessa.

altLa desolazione del paesaggio è inimmaginabile. E' così freddo e straniante come un dipinto di Dali. Le preoccupazioni ordinarie, come il lavoro o gli amici, non hanno più spazio. Il senso di inutilità silenziosa, il pensiero, il tempo si allungano crudelmente. Chi ha la colpa per questa situazione? I depressi pensano che devono averla loro. Il sentimento di incapacità e il senso di colpa li dominano.

Per questo, il passo finale naturale è il suicidio. I depressi non si amazzano per dare una lezione alle loro famiglie o per spaventare un fidanzato infedele. Si amazzano perche è piu ovvio e adeguato in quella situazione. E' l'unico passo positivo cui si puo' pensare.

Come prendersi cura di una persona depressa.

Come si può trattare? Bene, per iniziare, non aspettare che abbiamo "insight". No tenemos. Siamo le persone meno adatte per informarti sul nostro stato. Quando vuoi sapere come stiamo fai delle domande concrete: Quante ore dorme al giorno? Può leggere un libro? Un articolo di un giornale? No? E l'etichetta di una scatola di cereali? Ha riso? Se ci chiedi semplicemente "come sta?" , risponderemo che stiamo bene.

Non supporre che i medici depressi siano consapevoli del fatto che sono malati, la visita è diversa dall'altro lato del
tavolo.  La cosa piu probabile è che crediamo che siamo solo stressati per il lavoro e che siamo preoccupati per la nostra incapacità a farvi fronte.

altIl depresso non ha  senso del giudizio o della proporzione. Cerchiamo disperatamente di far apparire che
abbiamo il controllo però, tante volte, non sappiamo che le nostre percezioni sono false e che le nostre interpretazioni sono distorte. Non ci lasciare prendere decisioni importanti per la nostra vita.

Neanche abbiamo senso dell'umorismo. Possiamo riconoscere l'umorismo, però solo in maniera distaccata e
nello stesso modo in cui siamo capaci d'identificare un merlo. Non possiamo rispondergli. Le barzellette da parte del medico generano un'alienazione istantanea. Ci fa sentire che il dottore non capisce la situazione o che si sente sopraffatto da questa.

Non avere paura di empatizzare. Non ci attaccheremo al tuo collo come se stessimo per affondare. Ti vogliamo solo come medico. Facci sentire come persone con dignità che soffrono una malattia curabile. Evita di  vederci come i rifiuti inutili che noi pensiamo di essere.
Chiedici del suicidio con tutta libertà. I pensieri suicidi diventano per la maggior parte di noi una sofferenza quotidiana e ci allevia il poterne parlare. Chiedi i dettagli. Costringici a considerare l'effetto che potrebbe portare il suicidio nei nostri figli, nella nostra famiglia e fra i nostri amici. Facci promettere che continueremo un altro po'.

Dacci speranza. Abbiamo bisogno che ci sia detto senza esitazioni che noi guariremo. Non possiamo trovare spiegazione nè fine alla nostra situazione. Tu, come medico, devi indicarcela.
alt
Quando ci vediamo costretti a venire alla seduta strizzando il fazzoletto la maggiore parte di noi sta dormendo molto male. Per noi, le ore d'insonnia sono quasi fisicamente dolorose per il costante bombardamento di pensieri negativi. Fuggire da quei pensieri, almeno per qualche ore, grazie a un sonnifero è meraviglioso.
Quando ci prescrivi farmaci, spiegaci gli effetti secondari e collaterali. Se non lo fai e soffriamo questi effetti, il nostro senso della speranza appena nato, ne risentirà gravemente.
All'inizio devi vederci frequentemente. Una settimana è troppo lunga in un paesaggio di Dalì. Tre settimane sono quasi inimmaginabili. Dacci un numero dove poter chiamare. Questo ci fa sentire che c'è qualcuno che ci tiene a noi. Anche dal nostro punto di vista è inesplicabile, è gradevole.
alt
Ci vedrai migliorare. Solo dacci un appoggio e un barlume di speranza fino a quando le medicine inizieranno a funzionare. E noi ti ringraziaremo per sempre della tua umanità.
Liberamente tradotto da  ... depresion.psicomag.com

Commenti   

+1 #3 gabriele 2015-04-23 05:34
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Gabriele Di Luca e sono un autore teatrale che sta conducendo uno studio (serio e non superficiale) sul bipolarismo.
Vorrei chiedervi una mano a comprendere il più dettagliatamente possibile questo “problema” soprattutto nelle sue implicazioni pratiche e quotidiane.
Mi spiego meglio: vorrei capire
- nella fase depressiva cosa si sente, cosa si pensa, che riflessioni scaturiscono su se stessi e sul proprio futuro
- nella fase euforica cosa accade concretamente

per “concretamente" intendo le azioni pratiche con le quali mi esprimo nel mondo.

mi interessano soprattuto episodi, ricordi, aneddoti o qualunque cosa racconti il bipolarismo nella sua concretezza e nella difficoltà di chi ci convive. Soprattutto le reazioni degli altri e in generale i conflitti che scaturiscono all’interno dei rapporti interpersonali.

Naturalmente il materiale richiesto non è a scopo di pubblicazione e va benissimo l’anonimato

Grazie

Gabriele Di Luca
-1 #2 gabriele 2015-04-23 05:27
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Gabriele Di Luca e sono un autore teatrale che sta conducendo uno studio (serio e non superficiale) sul bipolarismo.
Vorrei chiedervi una mano a comprendere il più dettagliatamente possibile questo “problema” soprattutto nelle sue implicazioni pratiche e quotidiane.
Mi spiego meglio: vorrei capire
- nella fase depressiva cosa si sente, cosa si pensa, che riflessioni scaturiscono su se stessi e sul proprio futuro
- nella fase euforica cosa accade concretamente

per “concretamente" intendo le azioni pratiche con le quali mi esprimo nel mondo.

mi interessano soprattuto episodi, ricordi, aneddoti o qualunque cosa racconti il bipolarismo nella sua concretezza e nella difficoltà di chi ci convive. Soprattutto le reazioni degli altri e in generale i conflitti che scaturiscono all’interno dei rapporti interpersonali.

Naturalmente il materiale richiesto non è a scopo di pubblicazione e va benissimo l’anonimato

Grazie

Gabriele Di Luca
+1 #1 Danila 2012-08-17 15:04
Salve, mi chiamo Danila e soffro di disturbo bipolare, lo so da 6 mesi, vorrei sapere se potreste indicarmi uno psichiatra orto molecolare più vicino a Roma, prendo il litio da 6 mesi ma non è cambiato molto, anzi in alcune cose sono addirittura peggiorata senza contare che tremo molto ed ho spesso mal di testa e nausee e problemi intestinali, vi prego aiutatemi, i medici dovrebbero essere tutti come quello descritto nel post

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